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Edward Luttwak, una brutale verità: "Inferiorità competitiva del mondo islamico"

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"Abbiamo una crisi del mondo islamico nella loro inferiorità competitiva". Edward Luttwak, in collegamento con Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, come suo solito va sempre dritto al punto, a costo di apparire brutale. Nessun infingimento, nessuna ipocrisia: la brutalità di Hamas e del fondamentalismo islamico è da legare anche alle questioni materiali, alla differenza con l'Occidente. 

Un Occidente che, sottolinea l'esperto di geopolitica e strategie militari, continua a vivere in una illusione, quella della "resistenza palestinese" contro Israele. "Hamas è contro l’identità palestinese, vuole recuperare il territorio palestinese ma non aiutare il popolo", spiega ancora Luttwak. Non è un caso che i fondi arrivati dall'Europa alla Palestina siano stati utilizzati da Hamas, che controlla la Striscia, solo per implementare il suo arsenale militare in sprezzo a una zona tanto popolosa quanto povera.

 

Finanziamenti "dall’Onu e dall’Unione europea - sottolinea in studio il direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone - e i soldi per la Palestina sono gestiti da Hamas. Così ci rendiamo complici". "Dobbiamo porre fine all’organizzazione Hamas - è la tesi del generale israeliano Dan Halutz, collegato con la trasmissione -. Sono peggio degli animali". Ovviamente, ci sono da mettere in conto le conseguenze: "Qualsiasi campagna militare ha un prezzo e qui è un prezzo molto alto", ammette Halutz. 

 C'è poi correlato il tema del supporto di frange della popolazione europea non solo ai palestinesi, ma ad Hamas stesso. "A Londra in piazza c’erano 100mila pro Hamas, la parte che vediamo in piazza è solo una parte dell’Islam. C’è un evidente intento antisemita", sottolinea la giornalista Marta Ottaviani.  

 

Tutti gli ospiti concordano su un fatto: bisogna smitizzare Hamas. "Una cosa come quella che ha fatto, uccidere uno a uno non ha precedenti, neanche i nazisti hanno ucciso 1.400 persone una a una è mai l’esercito israeliano ha fatto una cosa de genere", spiega l'editorialista del Corriere della Sera Paolo Mieli. Non regge nemmeno il paragone tra i jihadisti palestinesi e i partigiani italiani della Seconda guerra mondiale: "La lotta partigiana non ha mai commesso crimini di guerra qui abbiamo due follie che commettono crimini di guerra", spiega Jacopo Fo. "Vedo ragazzi arrabbiati e ignoranti sulla storia - conclude la Ottaviani - perché paragonare Hamas ai partigiani non si può sentire".

Alla fine, risuonano forti le parole di Ben, imprenditore musulmano in Italia da anni: "Dobbiamo dare un esempio vincente. Hamas ha fatto un crimine che ci fa vergognare di essere musulmani. Dobbiamo andare in piazza a dire di restituire gli ostaggi e moltissimi musulmani la pensano come me". 
 

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