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Marta Fascina cacciata da Arcore? "Falsità", ecco tutta la verità

Fabio Rubini
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Tra pochi giorni Marta Fascina, l’inconsolabile compagna di Silvio Berlusconi tornerà al suo lavoro di parlamentare, mettendo così fine a una serie di illazioni che nelle scorse settimane avevano riempito le pagine di quotidiani e rotocalchi. A dirlo è stata lei stessa nel corso dell’intervista rilasciata a Bruno Vespa per il suo nuovo libro “Il rancore e la speranza” in uscita a novembre.
«Sono un deputato alla seconda legislatura - ha spiegato Fascina -. Come ho sempre detto, seguo e faccio politica fin da adolescente. Continuerò a svolgere il mandato parlamentare che mi hanno conferito i cittadini; non ho mai chiesto né aspirato ad incarichi di partito. Dunque no, al momento, non immagino particolari ruoli per me. La mia assenza è stata motivata da una sofferenza indescrivibile».

Quella seguita alla scomparsa di Silvio Berlusconi, avvenuta lo scorso 12 giugno. La loro storia è iniziata nel 2020 ed è culminata con la festa di “non matrimonio” il 19 marzo del 2022. E proprio della loro liaison e del rapporto con la famiglia Berlusconi, ha parlato Marta nel libro di Vespa: «La sua improvvisa scomparsa terrena l’ho vissuta, la vivo e la vivrò con un senso di angosciante vuoto che resterà incolmabile per tutto il resto della mia vita. Il mio amato Silvio donava amore a profusione. In un simile contesto di armonia ed unione che lui, nella sua unicità, è stato capace di creare sarebbe stato difficile non stringere eccellenti rapporti con i suoi amati figli a cui resto legata da sentimenti di stima ed affetto sinceri e profondi».
Un rapporto, quello coi figli, che è stato più volte messo in dubbio da gossip e ricostruzioni. L’ultima è quella che vorrebbe Pier Silvio Berlusconi ansioso di liberarsi della sua presenza a villa San Martino ad Arcore per poter disporre della storica dimora della famiglia Berlusconi. Lei però smentisce frizioni e parlando di queste ricostruzioni rilancia: «Ammetto che sorrido, anche se è una cosa che mi risulta difficile in questo momento, quando leggo fantasiosi articoli di stampa. La categorica smentita della famiglia Berlusconi vale più di qualsiasi infondato pettegolezzo».

Infine Marta lascia a Vespa e ai suoi lettori il racconto degli ultimi giorni di vita di Berlusconi. «Ha lavorato sino a poche ore prima di raggiungere la casa del Signore. Leggeva giornali, scriveva appunti, ragionava di politica interna e internazionale e di aziende, telefonava ad amici, politici, collaboratori. Fino agli ultimi istanti è stato lucido ed operativo». Poi rivela che Silvia «aveva deciso di candidarsi alle prossime elezioni europee, in tutte le circoscrizioni. Questo la dice lunga sulla tempra di un uomo straordinario e sul suo ineguagliabile attaccamento alla vita». Recentemente Marta Fascina era tornata sotto i riflettori dopo l’ultima puntata di Report che si era concentrata sul lascito testamentale di Silvio Berlusconi e sul fatto che proprio la sua compagna avesse un’influenza particolarmente rilevante sulle decisioni del Cav. Compresa quella di staccare la spina al governo di Mario Draghi. Una ricostruzione contestata da Forza Italia e per la quale Sigfrido Ranucci è stato convocato in Vigilanza Rai per spiegare come mai ha mandato in onda quella puntata mentre a Monza le urne erano aperte per le suppletive che riguardavano proprio il collegio di Silvio Berlusconi e che poi ha visto eletto Adriano Galliani. 

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