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Gea Scancarello di Otto e mezzo, gli israeliani massacrati al rave "carichi di droga"

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Se la sono andata a cercare. Quelli che nelle prime ore del mattino dello scorso 7 ottobre stavano facendo festa (un rave?) a pochi chilometri dal confine con la Striscia di gaza. Ragazzi e ragazze israeliani, tutti ventenni. Morti ammazzati a dozzine, chi con un colpo di pistola, chi sgozzato come un animale. Se la sono cercata. Perché quello fai, se partecipi a una festa «a 4km dall’inferno di Gaza».

Parola di Gea Scancarello, 43enne giornalista di La7 e di Otto e mezzo. Che ieri, su X (l'ex Twitter) ha postato il seguente messaggio: «E niente, dico un'altra cosa che non piacerà a molti: sta dicitura del rave “di pace e amore” quando stava a 4km dall'inferno di Gaza, ecco, un po’ andrebbe rivista. Che poi carichi di MDMA (metanfetamine, ndr) si sia tutti un po’ in pace e un po’ in amore è un altro conto».

 

Tradotto: stronzi (perché fanno festa a pochi chilometri dall’«inferno») e tossici, quelli finiti trucidati come bestie. Ora, la Scancanello è una incallita sostenitrice della “causa” palestinese. Ma quel post deve essere sembrato un po’ troppo persino per lei. Fatto sta che la giornalista lo ha cancellato, spiegando che «molti non lo hanno capito e hanno strumentalizzato in ogni modo. Succede, ma significa che l’ho scritto male: quindi l’ho cancellato. Non cambia la mia opinione sulla questione, ma non ho alcuna voglia di alzare un casino mostruoso». Tranquilla, l’hai già alzato. 

 

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