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Israele, l'ex brigatista rosso Giordano: "Sedi sioniste integre, per ora"

Albert Doinel
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«Penso che ieri vi sono state grandi manifestazioni, eppure le sedi sioniste son rimaste integre». A pubblicare questo messaggio inquietante su Facebook non è un utente qualunque, bensì l’ex Br Francesco Emilio Giordano, condannato a 30 anni di carcere con l’accusa di aver fatto parte della Brigata XVIII marzo responsabile dell’omicidio del giornalista del Corriere Walter Tobagi.

Ancor più inquietante è il commento di un utente al post dell’ex terrorista rosso: «Per ora». Come a dire, è solo questione di tempo. Tornato libero nel 2004, Francesco Emilio Giordano è noto da tempo per le sue posizioni anti israeliane. Sulla foto del suo profilo Facebook c’è un cane che guarda disgustato una bandiera di Israele. «Puzza», chiede all’ex br tale Kamel Azzouza. Risposta: «Di razzismo e sionismo».

 

All’indomani degli attacchi di Hamas, Giordano ha pubblicato sui social alcune foto dei terroristi definendoli «angeli della liberazione». Lo scorso sabato 14 ottobre, ha sfilato al corteo per la Palestina reggendo un cartello della campagna di boicottaggio di Israele: «Non finanziare l’apartheid israeliana». Più volte, inoltre, ha partecipato alle contestazioni alla Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 aprile. Nel 2018, pubblicò una locandina raffigurante il candidato milanese della Lega alla Regione Lombardia, Massimiliano Bastoni, a testa in giù e scrivendo: «Potessi dargli fuoco».

 

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