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Roberto Burioni, la denuncia: "Chi c'è dietro gli insulti a Gino Cecchettin"

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Roberto Burioni in difesa di Gino Cecchettin. Il padre di Giulia, 22enne uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, è stato preso di mira dai soliti odiatori. Attacchi non piaciuti al virologo, che ha scritto un post su X in solidarietà all'uomo. "Prima no-vax, poi pro-Putin, adesso insultano il padre della povera ragazza uccisa. Sono sempre gli stessi, controllate pure". Lo stesso Gino intende intraprendere azioni legali. 

L'avvocato Stefano Tigani ha presentato una prima querela per diffamazione alla Polizia postale per i messaggi contenenti decine di frasi di odio e video deliranti rivolti a Giulia via web. Una seconda querela per diffamazione, secondo quanto si apprende, è stata fatta invece da Elena, la sorella della 22enne, nei confronti del consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che in un post aveva scritto che la ragazza "ha simboli satanici e fa la recita".

 

 

Lo stesso legale dell'associazione Penelope è sbigottito: "È spaventoso dover vedere azioni simili in una tragedia di queste dimensioni e nel dolore che la famiglia sta vivendo. È doveroso assumere ogni iniziativa conseguente". In uno dei messaggi si dice perfino che Gino, essendo ingegnere, avrebbe calcolato ogni reazione al dramma per promuovere la sua azienda, nonostante fin dal giorno dei funerali abbia chiarito senza ambiguità di volersi prendere una pausa lavoro. "Abbiamo tre mesi di tempo per agire penalmente - ha concluso Tigani - e siamo pronti a presentare anche cento denunce se necessario". 

 

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