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Tagadà, Rosy Bindi contro Giorgia Meloni: "Qual è il suo brodo politico"

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"La passerella dei capi politici alleati di Giorgia Meloni ad Atreju dimostra che il suo ‘brodo politico’ è quello della destra estrema e questa evidenza le pone difficoltà in Europa": Rosy Bindi lo ha detto in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7. L'ex esponente del Partito democratico, in particolare, ha detto che il nostro Paese non avrebbe titoli per negoziare in Europa: "Il comportamento di Giorgia Meloni è fin troppo evidente: ritarda la firma del Mes perché vuole trattare sul Patto di Stabilità, ma il gioco è talmente scoperto a questo punto che... essendo stata smascherata dovrà in qualche modo sottoporsi all'accordo che verrà raggiunto col contributo di tutti. In questo momento l'Italia non è tra i Paesi che possono vantare più carte per dettare legge agli altri, soprattutto perché continua quest'altra ambiguità, quella di volersi accreditare come facente parte del cerchio vero dell'Europa continuando ad avere rapporti con tutti coloro che continuano a lavorare contro l'Europa". 

La Bindi, poi, ha detto di aver apprezzato la scelta di Elly Schlein di non andare ad Atreju, la kermesse di FdI a Roma: "Ha fatto bene a non andare e a organizzare contestualmente una manifestazione sull'Europa. Io ci andrò. Si deve vedere con molta chiarezza che al di là di questa ambiguità meloniana c'è una differenza abissale tra l'Europa per la quale continuano a lavorare loro e l'Europa che invece dovremmo costruire". L'ex ministra ha anche ricordato di essere andata una volta ad Atreju: "Io sono stata invitata una volta e sono andata a farmi fischiare. Andai con Gasparri per parlare di immigrazione e spiegare ai giovani presenti che il loro atteggiamento nei confronti dei migranti era antistorico, mosso da cattiveria e da mancanza di visione. Fui fischiata ma sono stata contenta, in quei contesti è giusto marcare le differenze".

Qui l'intervento di Rosy Bindi a Tagadà

 

 

 

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