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Fedez, Gianluigi Paragone: la vita in diretta l'avete creata voi

Gianluigi Paragone
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Mamma mia, che piangina ’sto rapper. Eddai, Fedez, lascia qualche traccia della tua baldanza e della tua strafottenza perché così davvero sembri un bambino viziato che fai capricci. Ops, ma forse la parola magica per capire tutto è proprio questa: viziati. I Ferragnez frignanti appaiono come due bambini viziati che, dopo le botte cominciate col caso Pandoro, perdono followers e ne ricomprano, perdono contratti e si affidano a una società di esperti (così dicono le cronache) per cercare di tamponare la situazione. Ma ahimè la situazione non cambia perché dalla denuncia della Lucarelli in avanti è tutto un franare di eventi: la Coca Cola che sospende la collaborazione, l’accusa formale dalla procura, il Codacons che si attacca ai polpacci e non molla la presa; e poi nuove ombre su una bambolina formato Ferragni e chissà cos’altro può venire ora. Insomma il brand dell’occhio e delle ciglia che tutto trasformava in oro adesso attira guai.

NON RESTA CHE L’OFFESA
Infine accade che qualche giornalista delle trasmissioni pomeridiane fa quel che da anni è prassi laddove c’è odore di attualità: cerca il personaggio o si accampa sotto casa dello stesso.  Così a Fedez non resta che attaccarsi al cellulare e tentare di prendere in giro Myrta Merlino, anzi diciamo pure offendendola come fosse uno di quei rapper cui è permessa libertà di linguaggio su donne da sbattersi tra una bevuta e l’altra, tra un tiro di coca e l’altro, tra una rissa e l’altra. Ma Fedez non è quel rapper cattivo, lo disegnano così per fare scena: lui abita in un attico da incanto, è il giudice di X Factor, va a Sanremo e sbeffeggia i politici falsi e ipocriti. Ora però nel girone dei “falsi” e degli “ipocriti” c’è finita Chiara Ferragni, spinta non solo dalle accuse della procura ma soprattutto dai suoi stessi followers. Il giudice di X Factor se la prende coi giornalisti e tenta il graffio del felino: purtroppo non bastano le unghia colorate per fare di una mano tatuata la zampa cattiva del felino. In mezzo ci finisce il povero cane Paloma di cui adesso sappiamo anche che ha fatto la cacca dura (che gli date da mangiare in casa Ferragnez?). «Fuori da casa di Matteo Messina Denaro c’era meno gente», accusa - a vanvera - Fedez. Chiudendo con uno scontato «le priorità dell’informazione italiana».

 

 

Fedez ha poco da frignare per diversi motivi: oggi, i Ferragnez sono passati da fenomenale coppia di costume ad altro che ha a che vedere, per colpa di una “distrazione” di Chiara Ferragni, con una inchiesta giudiziaria. Una di quelle per cui il rapper avrebbe sputato sentenze. Si lamenta che hanno i giornalisti sotto casa? Normale, la “ditta” si è alimentata a botte di dirette social nelle quali hanno condiviso tutto, persino le litigate familiari. Ci hanno fatto vedere i loro figlioletti dal primo istante di gestazione, quello che mangiavano e come lo mangiavano, quello che vestivano, i loro giochi preferiti perché tutto fa muovere l’algoritmo.

 

 

LA MACCHINA SI È GIRATA
Ci hanno fatto vedere l’attico nuovo, ogni stanza, ogni angolo degli armadi per illuminare oggetti, vestiti, prodotti: così da far muovere le entrate. Lo metteva Chiara Ferragni e andava a ruba: persino il triste pigiama del dolente video. Ogni diretta, ogni storia, ogni post, ogni foto era parte del meccanismo imprenditoriale: ogni loro citazione faceva lievitare il costo di quel prodotto. E tanto basterebbe per capire dove l’inganno del capitalismo della sorveglianza ci stia portando. Ora però quella gigantesca e redditizia macchina social gli si sta girando contro, perché se interpreti la parte del buono e di quello con il ditino alzato e ti beccano che non è esattamente come la racconti, i follower si voltano e di conseguenza il tuo potere negoziale cala. Come la reputazione che faceva lievitare i contratti. È la vita, caro Fedez, e ha le stesse dinamiche sia dentro che fuori dalla bolla.

 

 

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