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Chiara Ferragni, ecco la legge anti-influencer: i nuovi paletti

Daniele Priori
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Messaggio promozionale. Questa è la parolina magica da decenni in radio e in tv e da oggi dovrà esserlo anche sui social, ovvero nel regno fino ad oggi abbastanza fuori controllo degli influencer. Almeno di quelli che godono di una platea che va dal milione di followers in su. L’importante novità è giunta nella serata di ieri in seguito al pronunciamento di AgCom che pare dunque abbia trovato una quadra che, al netto del rumoroso “pandorogate”, potrebbe sembrare addirittura più semplice del previsto. Di fatto gli influencer, quindi i social network, vengono omologati ai media tradizionali. Si tratta di un dibattito che va avanti da tempo. Già nella scorsa estate, quindi ben prima dell’emergere delle ultime notizie per le quali Chiara Ferragni è indagata per truffa volontaria, l’Agenzia delle Comunicazioni aveva preso di petto la questione in seguito a una consultazione pubblica ampiamente partecipata. Ieri, dunque, l’approvazione all’unanimità delle nuove linee guida da parte dell’organo di garanzia.

«La crescente rilevanza e diffusione dell'attività degli influencer, definiti come soggetti che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media, ha sollecitato l'Autorità ad intervenire» si legge nella nota diffusa da AgCom in serata.

 

«Le Linee guida oggi approvate costituiscono un primo importante passo. Le previsioni riguardano, in particolare, le misure in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport, prevedendo un meccanismo di richiami e ordini volti alla rimozione o adeguamento dei contenuti. In caso di contenuti con inserimento di prodotti, gli influencer sono tenuti dunque a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile.

Le Linee guida dispongono, inoltre, l’avvio di un Tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere. Il codice sarà redatto nel rispetto dei principi che informano le Linee guida e prevederà sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili».

«Al Tavolo tecnico – prosegue la nota AgCom- parteciperanno anche soggetti che solitamente non rientrano nel perimetro normativo e regolamentare dell’Autorità, quali quelli che popolano il mondo dell’influencer marketing, quindi non solo influencer, ma anche soggetti che operano quali intermediari tra questi e le aziende. L’iniziativa è in linea con quelle adottate da altri Stati membri dell’Unione e con le analisi e le soluzioni proposte in relazione alle attività degli influencer dal Gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo - Erga», conclude la nota.

 

Un giro di vite, dunque, o meglio una regolamentazione che crea una comprensibile distinzione tra piccole e grandi realtà, anche in ambito sociale. Mette un argine al fiorire di nuovi consulenti che attorno a questo fiorente e ad oggi pressoché incontrollato mercato vivono e guadagnano di conseguenza e avvicina l’Italia alle regole già vigenti in altri Paesi Ue. Qualcosa che dovrebbe fare in realtà piacere ai Ferragnez, in particolare a Fedez, sempre molto attento al livello di civiltà su cui viaggia il nostro Paese. Peccato, però, che il rapper – completamente estraneo a ogni tipo di inchiesta che ad oggi vede indagata solo la moglie Chiara Ferragni – si sia buttato comunque nella mischia, ovviamente mediatica, prendendosela indirettamente, attraverso dei video sfottò, addirittura con Myrta Merlino e Pomeriggio Cinque colpevoli di mandare sotto casa loro dei giornalisti. Se Fedez gioca a fare il satiro informando il suo pubblico e la Merlino sulla «consistenza degli escrementi» del suo cane Paloma: «Manda il tuo inviato anche domani e ti faccio sapere, perché domani potrebbe farla molle, quindi si prevede uno scoop». Non si fa attendere la risposta della conduttrice: «Fedez, con tutto il rispetto, enorme, che porto per lui, quando tu fai notizia per tutta la vita, purtroppo i mass media ci sono nella buona e nella cattiva sorte». Anticipando così di qualche ora proprio la ratio con cui AgCom ha redatto le nuove regole per la Ferragni e per tutti gli influencer al suo livello (o quasi).

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