Cerca
Cerca
+

Chiara Ferragni fatta fuori dal Cda di Tod's: la "sentenza" di Della Valle

  • a
  • a
  • a

Silurata Chiara Ferragni: rinnovo totale del Cda di Tod's, con alcune esclusioni più che eccellenti. In vista dell'assemblea dei soci del 24 aprile, che rinnoverà il board, l'azionista DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle & C., titolare di una partecipazione pari al 50,291% di Tod's, ha presentato la lista di maggioranza, in cui non compare più il nome della influencer. I candidati sono: Diego Della Valle, Maria D'Agata, Andrea Della Valle, Emilio Macellari, Cinzia Oglio, Mara Vanzetta, Raffaella Viscardi, Vincenzo Manes, e Romina Guglielmetti. La Ferragni era stata nominata nel cda di Tod's per il triennio 2021-2023. Tra i nomi della lista di maggioranza rispetto all'attuale board non figurano più, tra gli altri, Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Abete e Pier Francesco Saviotti. 

Il ruolo della Ferragni in Tod's è fin dall'inizio stato circondato da perplessità e accuse di essere stata solo una scelta di marketing di Della Valle per dare ulteriore mediaticità al brand. D'altronde, l'influencer ha sempre fatto poco per smentire le malelingue. Dati sulle sue partecipazioni ai consigli di amministrazione alla mano, la Ferragni secondo quanto riportato qualche settimana fa dal Sole 24 Ore nel suo primo anno da consigliera sarebbe stata assente cinque volte su sei. Nel 2022 avrebbe presenziato a solo due degli undici incontri calendarizzati. 

 

 

 

​Da qui un certo imbarazzo di Della Valle alla domanda su quale futuro attendeva la Ferragni anche in seguito alla pesante inchiesta per truffa aggravata aperta contro di lei a Milano per i casi di beneficenza poco trasparente legata a vari prodotti. Quando la magistratura chiarirà "cosa è successo", spiegava Della Valle all'inizio della Fashion week milanese, lo scorso gennaio, il gruppo prenderà "una posizione precisa e coerentissima". Anche se, sottolineava l'imprenditore, la Ferragni "è sempre stata correttissima" e "molto collaborativa" con il gruppo e che "quando c'era da sponsorizzare qualche progetto sociale lo ha sempre fatto". In attesa dell'eventuale processo, quella di Della Valle sembra già una piccola sentenza, perlomeno a livello d'immagine.

 

 

Dai blog