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Rosy Bindi vuole la 'grande ammucchiata': "Tarquinio e Cecilia Strada, la cifra-Pd"

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“Abbiamo davanti le elezioni più importanti di sempre e servono le candidature più coerenti con la storia del Pd". L'appello ai dem è di Rosy Bindi che non prenderà la tessera del Partito democratico ma mette in guardia la segretaria Elly Schlein sulle liste da presentare alle imminenti elezioni europee. In una intervista rilasciata a Matteo Macor per Repubblica, l'ex presidentessa dei dem, provoca: "Capisco le difficoltà a mettere tutti d’accordo, ma se non mette insieme i Tarquinio e le Cecilia Strada il Pd, quale altro partito dovrebbe farlo?". "La cifra del Pd", puntualizza Rosy Bindi, "è il pluralismo" ed Elly Schlein "ha l'occasione per fare chiarezza, e ribadire la vera natura del Pd"

Per la Bindi "è inevitabile che all’interno di un partito come il Pd ci siano interessi diversi a rendere difficili le scelte, dalle ambizioni degli uscenti alle esigenze del partito, dagli interni agli esterni". "L’importante, però", sottolinea, "è che si finisca per fare le scelte più coerenti, si scelgano le persone giuste”. E a proposito dei maldipancia sul nome dell'ex direttore di Avvenire e sulla figlia di Gino Strada taglia corto: "Un partito che si definisce progressista, di sinistra, con l’anima cattolica, non può ignorare le vite e quello che rappresentano figure del genere, anche solo per rappresentare una fetta importante dell’elettorato del Pd". "Sul tema della guerra", incalza la Bindi, "del resto, la maggioranza degli italiani la pensa come Tarquinio e Strada, non certo come i dirigenti che hanno votato per l’escalation militare. Vorrei fosse ricordato con più decisione, da chi di dovere”.

 

 

Quanto alle posizioni di Tarquinio su aborto, fine vita, matrimonio egualitario, Bindi si augura che Schlein "difenda queste scelte fino in fondo mettendo a tacere le troppe critiche stonate che ho sentito su questo tema". "Ha l’occasione per fare chiarezza, e ribadire la vera natura del Pd, senza che il tema diventi un dibattito tra correnti: mi piacerebbe lo facesse con nettezza". "Non basterà candidarli", conclude Rosy Bindi, "mi auguro colga l’opportunità di spiegare il perché della scelta”.

 

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