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Argentina choc, il giornalista in diretta: "Mio padre violentava mia sorella di 3 anni davanti a me"

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Un orrore privato, rivelato in diretta tv. L'Argentina è sconvolta per la confessione di Juan Pedro Aleart, conduttore televisivo di Rosario, che ha scelto di sedersi dietro alla scrivania del suo studio televisivo, a telecamere accese, per raccontare una storia di violenza sessuale, psicologica ed emotiva di cui è stato vittima insieme a sua sorella minore. 

Fin da bambini, ha ricostruito nella trasmissione De 12 a 14, Aleart e i suoi due fratelli hanno dovuto subire gli abusi da parte del padre e dello zio paterno. I dettagli, non risparmiati dal conduttore nel corso della trasmissione, sono raccapriccianti. Il padre era affetto da Hiv e violentava la sorella minore quando questa aveva appena 3 anni, davanti agli occhi del fratello. Lui e l'altro fratello hanno subìto molestie dallo zio. "Mio padre abusava sessualmente di mia sorella davanti a me quando ero bambino. Ha abusato sessualmente di mia sorella e ha fatto sembrare tutto un gioco, hanno fatto credere a me e a mio fratello che mia sorella fosse un'esagerata, che fosse pazza".

Un trauma, quello famigliare, di cui la sorella reca le tracce ancora oggi, essendo vittima di "attacchi di panico, insonnia, perdita di capelli, perdita di peso e in diverse occasioni ha cercato di togliersi la vita". 

Il reporter nel 2022 ha deciso di denunciare in tribunale lo zio e qualche settimana fa anche il padre. "Innanzitutto è stato molto complesso prendere coscienza, assimilare e accettare l'abuso. Successivamente è stato molto difficile sporgere denuncia penale, anche perché a Rosario sono un personaggio conosciuto", ha spiegato. "Mio padre è stato informato di questa denuncia penale tre settimane fa. Non volendo affrontare tutto quello che aveva fatto, le atrocità, le barbarie che aveva commesso, ha deciso di togliersi la vita. Ha deciso di suicidarsi". Quindi il messaggio all'amata sorella: "Voglio dirti, Sofi, che l'orrore è finito. Che il mostro ha deciso di andarsene per sempre e di non tornare più a farti del male. Ora ti puoi costruire la tua vita. La vita per cui hai lottato così duramente e la vita che meriti così tanto, con la libertà".

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