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Cottarelli infilza Conte: "Prolisso, 40 minuti per chiedermi di fare il ministro"

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Carlo Cottarelli, ospite di Rai Radio1 per Un Giorno da Pecora, rivela un retroscena divertente su Giuseppe Conte. "Mi colpì quanto fu prolisso quando mi chiese, parlando a nome di Luigi Di Maio, se volessi entrare nella lista dei ministri dell’Economia, nel 2018".

L'economista ed ex senatore, aggiunge che l’allora presidente del Consiglio "prima di arrivare a questa proposta ci mise più di quaranta minuti". Altra legislatura, altra proposta. "Mi avevano chiesto di candidarmi Italia Viva e Azione", racconta ancora Cottarelli spiegando anche che "io ho risposto che potevo anche correre se ci fosse stata alleanza tra Azione e + Europa". Poi però loro "sono andati separatamente, quindi non mi sono candidato". 

 

 

Da noto tifoso dell’Inter - Cottarelli è stato alla guida di Interspac, l'iniziativa di azionariato popolare che mirava ad aiutare la famiglia Zhang - parla anche della nuova proprietà nerazzurra: "Sembrano essere seri e determinati a tenere l’Inter, contrariamente a chi sosteneva che l’avrebbero rivenduta subito. La vecchia proprietà ha vinto tanto, vediamo cosa farà invece il fondo". E conclude: "Nessuno mi ha chiesto di entrare nel cda di Oaktree, ma fu così anche quando poi mi venne chiesto di fare il premier. Azionariato popolare? Idea ancora valida, a tempo debito faremo una proposta". 

 

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