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John Elkann: "Cosa facevamo io e Lapo nel garage di nonno Gianni"

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John Elkann si racconta in una intervista a Il Corriere della Sera. Il presidente di Ferrari rivela che il primo ricordo che ha del Cavallino è "la F40 e la Testarossa di mio nonno. Con mio fratello (Lapo, ndr) le accendevamo di nascosto. Avevamo meno di dieci anni". Metterle in moto "era facile. Il difficile era riuscire a entrare nel garage in cui le teneva. Per noi era un momento di libertà e soddisfazione: non è che le guidassimo, ma schiacciavamo l’acceleratore soltanto per sentire il rumore e dentro sognavamo a occhi aperti". E nonno Gianni Agnelli non è che lo permettesse loro, "non lo sapeva proprio".

Elkann ricorda che la prima volta in pista fu negli anni '80 quando lui e Lapo erano bambini: "Era una F1 dominata dalla McLaren: non erano ricordi felici. Sono molto più legato al periodo di Todt e Schumacher, ma ero già più grande".

 

 

"L’anno prossimo ricorreranno 25 anni dal primo Mondiale che vinse con la Ferrari", spiega John Elkann. "Capivo già quanto fosse straordinario non solo come pilota ma come uomo. Gli insegnamenti di Michael sono ancora presenti a Maranello dove passava molto tempo, anche con i figli. Ci pensavo l’altro giorno al Family day, dove hanno partecipato oltre trentamila persone, mai così tante. La Ferrari è davvero una grande famiglia. E Michael ne fa tuttora parte: per me non è soltanto un campione, ma molto di più: ha amato la Ferrari e rimane molto amato da tutti noi".

 

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