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L'aria che tiro Feltri sta con Fitto: "Tutto a favore dell'Italia", la bordata sulle auto elettriche

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Su Raffaele Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Vittorio Feltri regala un bel bagno di pragmatismo. La nomina del ministro uscente per gli Affari Ue a Bruxelles, proposta dalla premier italiana Giorgia Meloni e ricevuta dalla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, da ore sta facendo discutere la politica italiana.

Se Fratelli d'Italia parla di un successo su tutta la linea ("Giorgia Meloni ha fatto gol"), gli alleati di governo mostrano una ovvia soddisfazione, sia pure chi con più entusiasmo (Antonio Tajani per Forza Italia, di cui Fitto faceva parte prima di avvicinarsi a Fdi), chi con maggior cautela dovuta alle diverse visioni politiche sulla Commissione (la Lega, all'opposizione senza se e senza ma come tutti i Patrioti per l'Italia), a sinistra dopo settimane di tentativi di boicottaggio sono partiti in quarta con il tormentone della "vittoria di Pirro" e la tesi della diminuzione di poteri rispetto al commissario italiano uscente Paolo Gentiloni (del Pd...).

 

 

 

"Un nostro uomo finalmente siede con la gente che conta in Europa, non possiamo che essere soddisfatti - è il laconico commento del fondatore di Libero in collegamento con David Parenzo a L'aria che tira, su La7 -. Poi si può far sempre far meglio, ma è più facile far peggio. Per cui mi accontento e credo che questa situazione sia tutta a favore dell'Italia". 

 

 

 

A preoccupare Feltri, semmai, non sono i nomi ma i programmi della prossima Commissione, l'Ursula-bis: "Trovo stupido insistere con le politiche green, che ci portano allo sbando - tuonava il direttore martedì sera a E' sempre CartaBianca, su Rete 4, in collegamento con Bianca Berlinguer -. Da quando ci sono le auto elettriche l'industria automobilistica è in difficoltà".

 

Vittorio Feltri a L'aria che gira, guarda qui il video di La7

 

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