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Flavio Briatore multato per i fiori finti al Crazy Pizza, attacco a Roma e Pd: "Perché votate sta gente qua?"

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"Il vero problema di Roma? I fiori!". Sintetizza così Flavio Briatore la vicenda che lo vede contrapposto al Comune capitolino. Ma il suo video pubblicato su Instagram è tutt'altro che ironico: è una bordata al sindaco Roberto Gualtieri, all'amministrazione Pd e più in generale alla politica e alla burocrazia italiane.

Il suo locale Crazy Pizza in via Veneto, il salotto romano per eccellenza, è stato multato per i fiori finti presenti sulla facciata, "non conformi alla normativa sugli allestimenti esterni". Dopo il blitz dei vigili del fuoco di martedì sera, l'imprenditore piemontese dovrà pagare 212 euro di multa, che si aggiungono ai 3.500 euro già versati in due anni per varie sanzioni. 

I fiori, attacca Briatore, "fanno parte della nostra immagine e abbiamo dappertutto. Ma a Roma non vanno bene... Una volta i fiori erano segno di eleganza, di bellezza, ma per il Comune di Roma sono segno di degrado. Evidentemente loro ritengono che la spazzatura a Roma, che si incontra ovunque, è diventata simbolo di eleganza e bellezza. É incredibile, qui c’è un gruppo di odiatori sociali e questa specie di ragazzo, assessore, non faccio nomi perché il suo obiettivo era venire contro Briatore, è un odiatore sociale, un gruppetto di odiatori sociali: per lui vanno bene le bancarelle abusive, va bene la camorra, la ‘ndrangheta. A via Veneto che dovevamo farla diventare quello che era, le luci non le puoi mettere, gli ombrelloni non li puoi mettere, le sedie non le puoi mettere, mangiare fuori non lo puoi fare, in tutta via Veneto non puoi fare nulla... Sono veramente degli odiatori sociali, perché votate sta gente qui? Li dovete mandare via a calci nel sedere perché è gente che non serve a nulla".

"Le regole valgono per tutti e sono uguali per tutti", è il commento della presidente del Municio I, Lorenza Bonaccorsi. Difficile che questa spiegazione plachi la furia di Briatore.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Flavio Briatore (@briatoreflavio)

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