Giusppe Cruciani smaschera Maurizio Landini: "Non è a capo di un sindacato"
Giuseppe Cruciani non ha dubbi: "Maurizio Landini è il capo di un Partito politico, non di un grande sindacato". Intervenuto a 4 di Sera in onda venerdì 29 novembre, il conduttore radiofonico commenta lo sciopero generale indetto dalla Cgil e, soprattutto, le parole del suo segretario sulla cosiddetta "rivolta sociale". "Lui è capo di un partito politico, visto che parla con Fratoianni, con Bonelli...".
Un pensiero, quello dell'ospite di Paolo Del Debbio, già ampiamente - e con toni diversi - espresso durante La Zanzara. Nel programma radio da lui condotto, Cruciani non ha lesinato critiche: "Nel giorno in cui c’è uno sciopero generale, l’ennesimo sciopero proclamato dai sindacati italiani che non serve a una beneamata mazza, il capo del principale potere sindacale, la rossa Cgil, tal Landini, dice che in Italia c’è un tentativo serio di una svolta autoritaria" ha esordito per poi passare all'attacco: "Dov’era Landini durante il Covid, quando alcune libertà venivano messe in discussione? Dopo la rivolta sociale, il tentativo serio di una svolta autoritaria. Non se la prenda, non gli sto dando dell’ubriacone: levategli il fiasco. In Italia si può fare tutto". E ancora, rincarando la dose: "Chiamate l’ambulanza, chiamate uno bravo".
Un appello che sembra non essere andato a segno. Meno di 24 ore dopo il flop dello sciopero, il sindacalista aizza ancora: "Oggi la messa in discussione della democrazia non la danno le persone in piazza per i propri diritti ma chi in Parlamento sta tentando di far passare un decreto che chiama sicurezza ma riduce le libertà e gli spazi delle persone".
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— 4 di sera (@4disera) November 29, 2024