Paolo Mieli sgancia la bomba: "Juve, è scoppiato un pandemonio"

giovedì 19 giugno 2025
Paolo Mieli sgancia la bomba: "Juve, è scoppiato un pandemonio"
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I calciatori bianconeri nello Studio Ovale. La Juventus è stata ospite della Casa Bianca in occasione del Mondiale per club. Nelle ore precedenti al debutto contro l'Al Ain, il presidente della Fifa Gianni Infantino ha accompagnato una delegazione bianconera capitana dall'ad di Exor John Elkann in visita al presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Una scelta molto discussa e che - a detta di Paolo Mieli - avrebbe scatenato "in pandemonio". Ospite di Tagadà, il programma in onda giovedì 19 giugno su La7, Mieli ha svelato: "Nelle chat juventine è scoppiato il pandemonio. Credo che domani i giornali ne daranno notizie - premette -. Illustri scrittori hanno detto che cambieranno squadra, che questa è una vergogna, che non li vedranno più... È impazzito il mondo juventino".

Alla White House presenti, oltre all'ad Maurizio Scanavino, al dg Damien Comolli e al direttore delle strategie sportive Giorgio Chiellini, anche Igor Tudor e molti giocatori. Tra questi i nazionali Usa Weston McKennie e Timothy Weah, ma anche Manuel Locatelli e Federico Gatti fino Teun Koopmeiners e Dusan Vlahovic.

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I bianconeri hanno regalato a Trump una maglia della Juventus con il numero 47. Il presidente degli USA ha fatto l'in bocca al lupo ai suoi connazionali juventini e rivolgendosi a Elkann ha aggiunto: "Contro chi giocate? Ah, l'Al Ain spende un sacco di soldi, vero?". Pronta la risposta di John: "Sì, qui ci sono le migliori squadre del mondo".

Tagadà, qui il video dell'intervento di Paolo Mieli sulla Juventus da Trump

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