Federico Rampini è stato ospite a Tagadà su La7. L'editorialista del Corriere della Sera ha parlato di quanto sta accadendo nella galassia trumpiana, ovvero la base elettorale del presidente degli Stati Uniti. E ha spiegato il perché della scelta di prendersi due settimane per valutare se entrare o meno nel conflitto tra Israele e Iran.
"La galassia trumpiana è molto composita. In questo momento si sta abbastanza spaccando sul tema della guerra in appoggio a Israele contro l'Iran - ha detto Rampini -. La questione delle due settimane che si è preso Trump si spiega con la necessità per Trump di prendere bene le misure del su consenso interno, di quello che pensa la sua base elettorale qui negli Stati Uniti. Però è anche una chance offerta alla diplomazia. Ricordiamoci che Trump aveva dato 60 giorni Ayatollah iraniani per un accordo sul nucleare. Non hanno colto quell'opportunità. Adesso rilancia".
Federico Rampini e la profezia dello Scià su Israele-Iran
Una profezia dietro il conflitto Israele-Iran? A ricostruire la storia della rivalità ci pensa Federico Rampini. ...E ancora: "Naturalmente dopo i successi ottenuti da Israele nella prima parte della sua offensiva, Trump sta alzando moltissimo la posta. Cioè lui è ancora disposto a un negoziato, a un accordo e a una tregua. Però a questo punto esige che l'Iran rinunci completamente al suo piano nucleare, che non ci sia più nessun tipo di arricchimento dell'uranio. Neanche mascherato sotto il pretesto dell'energia atomica civile. Cioè visto che l'Iran è così debole militarmente nella prima fase di qesta offensiva di Israele, il prezzo della pace lui lo fa salire parecchio".