Tutti i deliri dei fresconi della canicola

Colpi di calore permanenti a sinistra. Cancellato, direttore di "Fanpage", associa il dl sicurezza alle alte temperature. Bonelli: "Climafreghisti"
di Alessandro Gonzatovenerdì 4 luglio 2025
Tutti i deliri dei fresconi della canicola
3' di lettura

Ma quale “Mondiale per club”: chissenefrega di Real Madrid, Bayern Monaco e degli sceicchi del Paris SaintGermain! La vera sfida dell’estate, anche questa visibile senza abbonamento e per di più a orari umani rispetto alle tre del mattino, si sta disputando a sinistra, dove i contendenti combattono per aggiudicarsi il premio “Sassi dell’Adige prosciugato dalla Meloni”, competizione nata sulle ali (...) dell’entusiasmo dopo che il “verde” Bonelli ha brandito due pietre in parlamento accusando la premier di aver fatto come Mosè.

Mercoledì, ospite in tivù di “4 di Sera” – refrigerio si spera – lo scatto l’aveva fatto Pier Luigi Bersani: «Mi auguro che anche chi ha votato la destra senta un filino di caldo, credo che negare il cambiamento climatico come sta facendo la destra mondiale sia demenziale, siamo di fronte a un problema enorme». Grande prestazione.

LO SFIDANTE
E però ieri Francesco Cancellato, il direttore del sito Fanpage, s’è alzato sui pedali: «Ora che grazie al decreto sicurezza non ci sono più gli attivisti del clima e i loro blocchi stradali», ha scritto su X, «ci possiamo finalmente godere questi quaranta grandi a luglio, le insegne che si staccano dai grattacieli e gli incendi in Catalogna». Il controllo antidoping ha certificato che la prestazione non è stata alterata in alcun modo e dunque Cancellato s’è aggiudicato la tappa con pieno merito. D’altronde sul “decreto sicurezza” il direttore di Fanpage è pienamente a suo agio, è Bartali sul Passo Rolle, Messi dal dischetto, Jordan ai tiri liberi: «Questo governo», ha detto a “Otto e Mezzo”, su La7, «vuole criminalizzare chi delinque».

Addirittura! Il governo vuole punire chi commette crimini, è uno schifo! Maledetti fascio-leghisti: se non si fossero accaniti contro i gretini che bloccano auto e ambulanze giugno sarebbe stato fresco come marzo e a luglio andremmo di vin brulé, sul cartellone milanese di Generali sarebbero spuntate pure le mostrine e in Catalogna si parlerebbe solo d’insalata.

Ora: sui social centinaia di persone hanno fatto notare al Cancellato che se nessuno blocca le strade nessuno rimane fermo sotto il solleone se non per le solite code, e che i pompieri hanno immediatamente escluso che l’insegna di Generali abbia ceduto per il caldo, peraltro i metalli iniziano a fondere da qualche centinaia di gradi in su. E però – contestatori senza cuore! – non ci pare il caso di stroncare così un talento, non si interrompe un’emozione. Sennonché al premio “Sassi dell’Adige” ambisce pure Concita De Gregorio la quale su Repubblica tenta la giocata a effetto: «L’Apocalisse climatica fa rovente la nostra estate». Non specifica chi siano i quattro cavalieri, ma uno di certo è donna e si chiama Giorgia, un altro ha la barba e di nome fa Matteo.

Già dal titolo del pezzo si capisce che Concita anela la vittoria: “La risposta della destra alla canicola”. «Dipende anche da noi se fa caldo», spiega. «Abbiamo di fronte lo skyline dell’Apocalisse e non vorrei ci arrivassimo senza averci fatto caso, non l’ho vista sai stavo telefonando, ero in chat. (...) Tengo il conto dei morti, anziani, bambini, persone prive di tutele, dunque i più fragili e i più poveri». Preannunciano la fine del mondo anche La Stampa (“Così l’Europa sta soffocando, se vogliamo evitare il disastro la politica riduca l’effetto serra”); il Fattoquotidiano.it (“Mediterraneo mai così caldo, anche a quaranta metri di profondità. Muoiono le specie autoctone, proliferano quelle aliene); e il Messaggero ci dice che “Brucia la Catalogna”. Consultando il meraviglioso mondo dell’internèt non è difficile ritrovare prime pagine degli anni ’60 che parlano di “Caldo record a Roma, 40 gradi” e di “Caldo africano mal comune in tutta Europa”, ma non ditelo agli allarmisti in servizio permanente.

ARRIVANO I VERDI
Attenzione: nel torneo irrompe il mitologico Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell’Ambiente ed ex capo dei Verdi: «Non possiamo più aspettare che la gente muoia per il caldo, per un’alluvione o per altri fenomeni climatici estremi prima di agire. Basta con l’inerzia istituzionale», continua. «Servono subito una sessione straordinaria del parlamento e un impegno concreto del governo sull’adattamento al cambiamento climatico». Chi pensa che Bonelli, per affinità partitico-ideologiche, voglia favorire l’ex presidente dei Verdi si sbaglia alla grande. Bonelli non fa sconti. Vuole il premio “Sassi dell’Adige” tutto per sé: «La destra nega l’emergenza e aiuta chi lucra. È la destra dei climafreghisti», rilancia il fuoriclasse su Repubblica, «si tratta di una questione di sicurezza nazionale». Con Bonelli non si scherza. Avanti con gli sfidanti: sotto a chi tocca.

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