"I dazi sono una cosa negativa per l'Italia, ma credo che la cifra del 30% non sia definitiva, siamo in una tappa di questa trattativa": Pietro Senaldi, condirettore di Libero, lo ha detto in collegamento con Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda su La7, riferendosi all'ultimo annuncio del presidente americano Donald Trump, che ha deciso di imporre tariffe del 30% all'Unione europea a partire dal primo agosto.
Secondo Senaldi, però, "il problema di Palazzo Chigi in questo momento più che Trump è l'Europa. Palazzo Chigi non può negoziare alcunché, è l'Ue che deve negoziare. E mi sembra piuttosto chiaro che Trump non voglia negoziare con un commissario europeo ma con un suo pari, forse Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea, ndr) o forse con Giorgia Meloni e Friedrich Merz, che rappresentano i Paesi, Italia e Germania, che esportano di più negli Usa".
In Onda, Senaldi spiana Appendino: "Meloni sotto ricatto? Sono sciocchezze"
"Noi abbiamo una Giorgia Meloni che ha parlato di Piano Mattei e poi è sotto ricatto e vede il suo ministro,...Il condirettore di Libero, insomma, ha spiegato che adesso è necessario scuotere l'Europa e invitarla a fare il possibile per evitare una escalation commerciale ed economica con gli Stati Uniti. "Credo che l'Ue in questo momento sia il tappo, perché non ha capito nulla, non riesce ad essere un punto di riferimento per i Paesi che rappresenta", ha chiosato Senaldi.
