Niente tasse per il Pontefice. Il caso di Papa Leone XIV finisce al centro di una proposta di legge. L'obiettivo? "Proteggere la cittadinanza statunitense di qualsiasi americano eletto a servire come Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica Romana". A presentarla al Congresso Usa è stato il deputato repubblicano Jeff Hurd. Il disegno di legge "proibisce la revoca della cittadinanza durante un mandato papale ed esenta l’individuo dagli obblighi fiscali degli Stati Uniti mentre presta servizio come Papa, riconoscendo il suo ruolo unico sia come leader religioso che come capo di stato".
Per Hurd "l'elezione di Papa Leone XIV segna un momento storico non solo per la Chiesa cattolica, ma per l’America. Questa legislazione garantisce che ogni americano che risponde alla chiamata a guidare più di un miliardo di cattolici in tutto il mondo possa farlo senza rischiare la sua cittadinanza o affrontare inutili oneri fiscali". Insomma, "questa legislazione riconosce la natura straordinaria del papato: un ruolo all’intersezione tra fede, leadership e responsabilità globale".
Gli Stati Uniti, però, richiedono a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo di residenza, di presentare ogni anno la dichiarazione dei redditi. Questo principio si applica anche a Prevost, a meno che non rinunci formalmente alla cittadinanza degli Stati Uniti, proprio il Paese in cui è nato. Il Papa non percepisce uno stipendio fisso, ma il Vaticano provvede a tutte le sue necessità, tra le quali alloggio, vitto, trasporti e una modesta indennità personale. Benefici, questi, che posso essere considerati reddito imponibile secondo le leggi fiscali Usa.
Leone XIV, la falsa intervista al Papa fa scoppiare la guerra in Vaticano
Il pasticciaccio brutto accaduto al Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione, di cui è attualmente ...In aggiunta, le esenzioni previste per chi risiede all'estero non si applicano al reddito percepito lavorando per un governo straniero: come nel caso, appunto, di Leone XIV. I contabili della Santa Sede dovrebbero quindi applicare le norme fiscali Usa alla denuncia dei redditi che il Papa dovrà presentare. A meno che la proposta di Hurd non vada in porto in tempi brevissimi.