Non usa mezzi termini suor Anna Monia Alfieri. A non andarle giù l'ultimo discorso della leader del Pd. "Nel suo ultimo comizio Elly Schlein ha affermato che la Premier Meloni, al Meeting di Rimini, ha dichiarato di voler difendere la scuola privata, mentre intenzione del Partito Democratico è esattamente l'opposto. A mio avviso urge fare chiarezza. La Premier, in realtà, ha dichiarato di voler trovare le forme affinché anche ai genitori italiani, unica eccezione in Europa, sia garantito il diritto a scegliere la scuola per i loro figli. Questo ha detto la Presidente del Consiglio, non altro, per giunta niente di diverso da quanto la Costituzione afferma. C'è da stupirsi, più che altro, per il fatto che le dichiarazioni della Premier abbiano dato il via alle polemiche e non, come ci si sarebbe dovuti aspettare, al consenso unanime di tutte le forze politiche e delle Istituzioni. Il rispetto della Costituzione dovrebbe unire, non dividere".
Raggiunta dall'Adnkronos, la donna - Cavaliere al merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche - si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Destinataria, ancora una volta, la dem. "Mi spiace poi - aggiunge - che Schlein abbia parlato di scuola privata, visto che la legge 62/2000 che ha istituito il sistema pubblico dell'istruzione, articolato nei due rami della scuola statale e della scuola paritaria, reca la firma di Luigi Berlinguer".
Suor Monia Alfieri: "Solo la scuola può fermare i bulli. Meloni? Modello per i giovani"
Ma c’è un Cesare Lombroso anche per i cognomi? Perché a volte le coincidenze stupiscono davvero. Per...E ancora: "Credo sia importante invitare tutti a riflettere sul valore della scuola pubblica, articolata in una scuola statale veramente autonoma e in una scuola paritaria veramente libera. Le scuole paritarie rimaste procedono nella loro attività indebitandosi per garantire una percentuale, seppur minima, di pluralismo educativo. Del resto le scuole paritarie sono scelte per i loro figli da esponenti di tutte le forze politiche, Pd e M5S non esclusi. Come si spiega questa scelta? Temo fortemente che l'unica spiegazione sia quella ascrivibile alla volontà di separare la società attraverso la separazione dei percorsi di apprendimento: il ricco paga la retta della paritaria che diventa, suo malgrado, la scuola dell'élite, il povero si accontenta della scuola statale".