Un tentativo maldestro quello di Matteo Ricci di evitare le domande scomode. In collegamento con Francesco Magnani a L'Aria Che Tira, il candidato presidente delle Marche per il centrosinistra, commenta la partecipazione di Massimo D’Alema alla sfilata di Pechino. Partecipazione finita al centro della bufera. Eppure per Ricci "il problema principale non è la presenza di D’Alema, ma la partecipazione di stati importanti come India e Russia. È la dimostrazione che si sta definendo un nuovo ordine mondiale, mentre l’Europa appare fragile, anche a causa dei sovranismi. Servirebbe creare un’Europa federale, ma per fortuna ci sono stati volenterosi. Purtroppo, l’immagine che diamo al mondo è di debolezza". Insomma, poco importa se D'Alema si accompagnava a Putin, Xi Jinping e al dittatore nordcoreano Kim jong-un.
E ancora: "I sovranismi ostacolano la costruzione di un’Europa più forte e unita. Ovviamente dobbiamo dialogare con tutti: non possiamo fare la guerra alla Cina. L’America, nonostante Trump, e l’Occidente restano alleati principali, ma dobbiamo perseguire un dialogo multilaterale se vogliamo avere un ruolo nel mondo. Altrimenti rischiamo di seguire passivamente le politiche pericolose di Trump". Insomma, alla sinistra tutto è lecito perché bisogna "dialorage con tutti".
Massimo D'Alema a Pechino, invitato alla parata di Xi e Putin: il caso che spacca la sinistra
C'era anche Massimo D'Alema a Pechino, ospite speciale del suo grande amico Xi Jinping. E a 11mila chilometri di...Non è della stessa opinione Alessandra Sardoni. A detta della giornalista "la foto mette in imbarazzo D’Alema. Ha un significato preciso. D’Alema ha sostenuto nei dibattiti il ruolo che può avere la Cina, ma un conto è l’iniziativa diplomatica, un conto questo tipo di esposizione pubblica".
Qui l'intervento di Matteo Ricci su D'Alema a L'Aria Che Tira