Pier Giorgio e Carlo, la straordinaria normalità di due giovani santi

Frassati, amante della montagna, si dedicò a poveri e malati. Acutis, primo beato "millennial", era un mago del pc. A entrambi attribuiti due miracoli
di Caterina Maniacisabato 6 settembre 2025
 Pier Giorgio e Carlo, la straordinaria normalità di due giovani santi

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da per il cielo». Carlo ha una grande passione per l’informatica: non per niente lo chiamano “il mago del computer”. Progetta un sito dedicato ai miracoli eucaristici riconosciuti dalla Chiesa, divenuto poi una mostra itinerante in tutto il mondo. $, in fondo, quello che lui stesso definisce «abitare Internet con l’anima»: così è diventato il “santo protettore” di Internet. $ comunque un ragazzo normale, sereno, tra amici, sport, videogiochi. Però spesso, in serata, esce di casa e va per le strade a cercare barboni, gente sola e sperduta, per parlare con loro e aiutarli, come può. A 15 anni si ammala di leucemia fulminante e muore il 12 ottobre 2006. Ora è diventato un’icona anche per i ragazzi ed è tanto popolare da essere al centro di un tristissimo fenomeno: quello della compravendita di reliquie via web. Ad Acutis è stata attribuita la guarigione di un bambino brasiliano di 6 anni e di una studentessa costaricana operata per trauma cranico: sono due i miracoli riconosciuti per poter salire agli onori degli altari.
Bisogna fare un salto indietro nel tempo, quasi un secolo prima, nella Torino di inizio secolo, dove, esattamente il 6 aprile 1901, nasce Pier Giorgio Frassati. La sua è una famiglia dell’alta borghesia: il padre Alfredo è senatore e direttore del quotidiano La Stampa. Fin da giovane sviluppa una forte spiritualità e un impegno sociale coraggioso. $ appassionato di montagna e considera le escursioni un modo per avvicinarsi a Dio. SI impegna a fondo perché la fede sia lotta concreta per la verità e contro le ingiustizie, nella convinzione che vivere cristianamente renda l’esistenza un’avventura appassionante. Muore il 4 luglio 1925 a soli 24 anni a causa di una meningite fulminante contratta durante una visita a un malato. Al suo funerale partecipano migliaia di poveri , rivelando alla famiglia la dimensione “nascosta” della sua carità. miracoli attribuiti a Pier Giorgio Frassati che hanno portato alla sua canonizzazione sono la guarigione di un uomo affetto da tubercolosi ossea e di un altro in coma dopo un grave trauma cranico.
Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati diventano santi non solo per il riconoscimento di due vite straordinarie. Non da supereroi, ma certo fuori dagli schemi, segnate dalla Grazia e dal loro totale affidamento a Dio. Ma ci si può leggere anche una risposta a una domanda di senso, in un tempo di tecnologia senza freni e di falsi miti. Per “vivere, non vivacchiare”, come diceva Frassati, e di puntare “dritti al cielo”, come sperava Acutis.
PERSONALITÀ SIMILI L’idea di “gemellare” le due canonizzazioni si fa strada, in Vaticano, fino all’annuncio fatto il 13 giugno 2025 dallo stesso Papa Leone XIV della celebrazione il 7 settembre. Le due personalità sono percepite come molto simili, nonostante le differenze sia temporali sia sociali, tanto che nel 2016 l’Osservatore Romano, presentando un libro e un docufilm su Acutis, lo ha definito un "Frassati milanese".
La Chiesa italiana esprime gratitudine e gioia per il dono di due nuovi santi, «modelli per i giovani di ogni tempo». La presidenza della Conferenza Episocpale Italiana, con una nota, invita le comunità ecclesiali a unirsi in preghiera perla loro canonizzazione, nella certezza che «la loro testimonianza genererà, senz’altro, altre storie di santità alla sequela del Signore che continua a essere presente nelle nostre vite».