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Incoronata Boccia, la giornalista Rai linciata dai giallorossi

Opinioni vietate. Giornalismo a senso unico. Caccia a chi non asseconda l'opinione dominante.Da oggi dovrà opporre un cortese rifiuto a chi vuole ascoltarla parlare, perché secondo Usigrai e compagnia varia non deve pensare, riflettere, parlare
di Francesco Storacemartedì 14 ottobre 2025
Incoronata Boccia, la giornalista Rai linciata dai giallorossi

3' di lettura

Opinioni vietate. Giornalismo a senso unico. Caccia a chi non asseconda l'opinione dominante. Nel mirino, Incoronata Boccia, capo dell'ufficio stampa della Rai. Segui la comunicazione aziendale e ogni tanto è invitata a convegni. Da oggi dovrà opporre un cortese rifiuto a chi vuole ascoltarla parlare, perché secondo Usigrai e compagnia varia- inclusala scatenata presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia (M5S) già protagonista del taglia e cuci di un video per attaccare il nostro direttore Mario Sechi- non deve pensare, riflettere, parlare. Questi sono sempre più matti. Ad una giornalista della loro azienda pretendono di mettere il bavaglio; per non dire della presidente Floridia che per mestiere dovrebbe tutelare chi osa esprimere il proprio pensiero.

E guai se si contraddice il pensiero unico che impone le notizie con fonti verificate dalle parti di Hamas... La Boccia era ad una tavola rotonda intitolata “La storia stravolta e il futuro da costruire”, organizzata dall'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) e dal Cnel. E si è permessa - secondo i censori con la bandiera rossa - di affermare una verità da troppo tempo omessa: «Si è parlato spesso del cinismo e della spietatezza dell'esercito israeliano. Eppure non esiste una sola prova che siano stati sventagliate mitragliate contro i civili inermi».

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E ha spiegato alla platea che l'ascoltava che si è detto tutto questo senza verificare delle fonti.
Per Incoronata Boccia si tratta di «suicidio del giornalismo», dicendo che i cronisti si sono piegati, senza spirito critico, alla narrazione predominante, che non sono andati a verificare quel che si riferivano. E con un acuto brillante ha sparato un paragone provocatorio: «Proporrei che oggi... possa emergere una candidatura ad Hamas per l'Oscar per la miglior regia». Apriti cielo.

La reazione politica è stata furibonda. E quel che colpisce è proprio il caos provocato dal sindacato dei giornalisti rossi. Il coro anti-Boccia ha puntato sul tema più battuto a sinistra. Le sue affermazioni rappresentano un superamento del ruolo di chi fa informazione pubblica, specialmente se parte del servizio pubblico; viene chiesto che la Rai con l'amministratore delegato prenda le distanze. Incredibile. E l'Usigrai, con tutto il candore di questo mondo, vorrebbe scorticare la giornalista in un'interrogatorio per sapere se ha espresso la posizione dell'azienda Senza che nessuno però spieghi perché chi ricopre un ruolo nel servizio pubblico non possa permettersi di analizzare il lavoro giornalistico dei suoi colleghi e magari sostenere che l'informazione prevalente è «propaganda» o «senza fonte» — e se questo rimane nel campo dell'opinione o diventa qualcosa di più compromettente.

Alla fine, invece, è legittimo che Boccia abbia la sua opinione, anche critica sull'informazione, come chiunque. La libertà di pensiero e di espressione deve essere garantita. Ricoprire un incarico non può essere adoperato per censurare le opinioni. Nel dibattito in questione c'erano più voci e non solo quella della Boccia. Chi finge di cadere dalle nuvole è proprio la Floridia: «È grave che una dirigente del servizio pubblico possa esprimersi come ha fatto IncoronataBoccia». Invece si può che non dover esprimersi? Al punto che pretende che la Rai prenda le distanze.

Ma da cosa? Ora si pretende che un giornalista debba stare muto? Semmai, dall'ordine dei giornalisti come dal sindacato, si aspetterebbe una reazione a sostegno del diritto di parola che la politica vorrebbe negare a Incoronata Boccia. In fondo, lo scandalo è tutto qua, nella democrazia proibita ai loro “nemici”. Ma non si chiamavano colleghi un tempo? O lo sono solo quelli che salutano a pugno chiuso anche senza dire nulla di nulla? In serata anche Fdi ha tuonato conto Floridia: «Questa è l'ennesima conferma dell'inadeguatezza del presidente della Vigilanza Rai» dicono Sarah Kelany e Ester Mieli.

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