Il professor Stefano Fava, docente di Letteratura e di Storia a Milano, è intervenuto a Quarta Repubblica sulle polemiche suscitate dall'attacco violento di Maurizio Landini a Giorgia Meloni. Come ricorderete il segretario della Cgil ha messo nel mirino la premier nello studio di DiMartedì, il talk show su La7 condotto da Giovanni Floris, dandole della "cortigiana" di Trump. Una frase del tutto fuori luogo a cui la premier ha risposto per le rime.
E così il docente, ai microfoni del talk di Rete 4 non usa giri di parole e inchioda il segretario della Cgil alle sue responsabilità: "Ma veramente le parole diventano, come un po' ha visto in questo studio, un elemento di dibattito politico? Possono essere così importanti come diceva Moretti? Beh, le parole sono importanti perché creano la realtà, creano i sentimenti, fanno morire i sentimenti. Pensiamo a come nasce un amore e come finisce un amore, è tutto tramite le parole, quindi sì".
Scioperi e cortei, ora sinistra e sindacati puntano alla spallata di piazza
Le piazze di domani e quelle di dopodomani. Altro che “autunno caldo”, l’opposizione – politica ...Poi l'affondo: "Poi le intenzioni, per carità, nessuno vuole fare il processo delle intenzioni, però se posso dire solo una cosa, di fronte a uno scivolone che può benissimo essere stato un fatto di semi-involontario o involontario, quello che io da cittadino, non da linguista o da simpatizzante né di destra né di sinistra, mi aspetterei un atteggiamento chiaro, bello e onorevole di scuse immediate, incondizionate e di 'ho sbagliato mi scuso'".
"Le parole sono importanti perchè creano realtà, creano sentimenti. Davanti a uno scivolone magari involontario, da cittadino mi aspetterei delle scuse."#Fava#quartarepubblica pic.twitter.com/NZf2eF2N9H
— Quarta Repubblica (@QRepubblica) October 20, 2025