Lezione di Federico Rampini alla sinistra. Accade durante Fin che la barca va, il programma condotto da Piero Chiambretti e in onda su Rai 3. Qui il giornalista residente negli Stati Uniti si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “La cultura woke è una forma di dittatura del pensiero. Ho vissuto in regimi totalitari, come la Cina, e non mi piace tutto ciò che pretende di dettarci ciò che dobbiamo pensare. La cultura woke è quella roba lì”.
Alla domanda se Trump e Putin siano soci in affari, Rampini non esita a rispondere: “Non credo. Trump non è il primo presidente americano che viene beffato da Putin, che ha già ingannato Bush (disse: ‘L’ho guardato negli occhi e ho visto che ha un’anima’). Ingannò Obama, che non capì la gravità dell’annessione della Crimea, nel 2014, e prese delle sanzioni irrilevanti”. E ancora. Come dimenticarsi di Biden… Insomma, “Putin è un maestro, ci sta provando di nuovo e il vertice di Anchorage è andato malissimo. Trump è abbastanza permaloso e sta dando più responsabilità al Segretario di Stato Marco Rubio, per niente ‘putiniano’”.
Rampini, "possibile scenario per l'Ucraina": una bomba nel cuore dell'Europa
Scenario "finlandizzazione" per l'Ucraina? Ne parla Federico Rampini sul Corriere della Sera, facendo...Una cosa è certa: il tycoon non mette becco sui media. La riprova? “Almeno la metà dei media lo attacca ogni giorno. Ogni giorno il ‘New York Times’, dalla prima all’ultima pagina, attacca Trump. Lo stesso da la ‘Cnn’ e il ‘Washington Post’. I media italiani sono ossessionati da Trump che il mestiere dell’informazione diventa quello dell’esorcista”. Ossia, “svegliarsi la mattina e urlare che Trump è il grande Satana per cercare di farlo scomparire. Io sono trumpiano? No, ho sempre votato democratico, con una certa irritazione per l’involuzione del partito. Trump è un egomaniaco narcisista. La metà delle conferenze stampa le passava a insultare i giornalisti”.