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Formigoni: "Nessuno mi rottamaAl voto il 16 o il 23 dicembre"

Eliana Giusto
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Formigoni vuole rovinare le feste di Natale ai lombardi. Oggi il governatore ha infatti annunciato di voler sciogliere il Consiglio regionale lombardo il 25 ottobre e di andare al voto entro Natale. Dopo l'accelerazione degli ultimi giorni, Roberto Formigoni ha infatti indicato la sua road map per la soluzione del caso Lombardia. E la soluzione - dopo aver avuto un colloquio con il ministro dell'Interno e la presidenza del Consiglio per "ridurre al minimo i tempi della campagna elettorale" - sono le urne: il 16 o il 23 dicembre. Ora, se si votasse il 16 non ci sarebbero problemi per nessuno, ma se la data prescelta fosse il 23 allora sarebbe davvero una cattiveria. Sia per gli elettori che verrebbero costretti a recarsi ai seggi per esprimersi anziché godersi un po'di meritato relax, sia per chi poi dovrà scrutinare il giorno della vigilia.    Vota il nostro sondaggio: Formigoni propone il voto il 23 dicembre, secondo voi... Pdl-Lega - Ma al di là della tempistica - e del tempismo - restano da sciogliere i nodi nel centrodestra lombardo, a cominciare dai rapporti tra Pdl e Lega. Formigoni non chiude la porta all'alleanza con la Lega Nord e ai cronisti che chiedono se abbia una mano tesa verso il Carroccio, risponde che "è tutto il corpo teso verso la Lega" perché "con loro ho governato bene per 12 anni. La nostra collaborazione ha dato ottimi risultati, la mia valutazione è condivisa sia dalla Lega che dai cittadini". Ma è sulla guida del Pirellone che le posizioni si fanno divergenti: Roberto Maroni ripete che la sua candidatura alla presidenza della regione è una delle ipotesi possibili e rilancia le primarie di coalizione: "Condivido la proposta fatta da un esponente del Pdl di tenere le primarie di coalizione", dice. "Le primarie di coalizione possono essere una buona soluzione", ha insistito Maroni. "Io non sono assolutamente contrario". "Come fa il Pd con le primarie di novembre - ha continuato - Questa può essere proposta interessante che penso possa risolvere la questione".  Le candidature - Ma il governatore insiste nel voler giocare un ruolo di primo piano e non sembra rassegnarsi a fare un passo indietro: "A me non mi rottama nessuno - dice - qualcuno ha scritto che stamattina ho aperto la campagna elettorale e quando ho letto le agenzie ho sorriso. Nei prossimi giorni farò tanti altri contropiedi. Sarò in campo, la posizione non conta, nel calcio moderno si deve saper fare tutto". Quanto alle primarie di coalizione per stabilire il nuovo candidato alla guida di Regione Lombardia, "a me non risulta", sottolinea. "Saranno i partiti a prendere le decisioni, io concorrerò alla determinazione del Pdl". Gabriele Albertini sarebbe una bella candidatura - ribadisce Formigoni - ma non credo che il prossimo presidente della Regione Lombardia possa essere della Lega dopo ciò che è successo".  Da Bucarest però Angelino Alfano, non chiude all'ipotesi di appoggiare la candidatura del segretario federale della Lega: "E' tutto molto anticipato e precoce e non dobbiamo bruciare nessuna possibilità per la fretta di comunicare ai giornali le nostre decisioni. E' un lavoro meticoloso e laborioso - aggiunge - la scelta sarà fatta con metodo democratico". Il Pdl potrebbe candidare Maria Stella Gelmini? "Non confermo nè smentisco autorevoli candidature, sia maschili che femminili. Prometto e assicuro che noi lavoreremo per un'ampia coalizione", ripete il segretario Pdl.

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