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Vendola, riforma fiscale: "Tasse al 75% sui redditi superiori a 1 mln di euro"

Nichi Vendola

La proposta di riforma fiscale: aliquota al 75% per i redditi superiori a 1 milione. Stangata ai ricchi e briciole ai poveri. E così uccide la Serie A...

Andrea Tempestini
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Tu chiamala se vuoi, riforma fiscale. Ma di fatto è: patrimoniale. Oppure ancora, è ancora la bomba a grappolo sulla nostra Serie A, già disastrata (poi vedremo il perché). Stiamo parlando della proposta avanzata da Nichi Vendola, il Robin Hood della politica italiana, che vuole letteralmente rubare ai "ricchi" per dare (briciole) ai "poveri". In estrema sintesi, per "salvare il Paese", vuole stordire di tasse una fetta di popolazione pari a circa 800 unità. I super-ricchi, insomma. Una proposta che puzza molto di "vendetta" rossa contro il nemico, alias il "Capitale" (con rigorosa "C" maiuscola). Come Hollande - Nel dettaglio, l'idea suggerita dal governatore della Puglia per riformare le aliquote di tassazione indiretta sui redditi, prevede che chi guadagna più di 1 milione di euro - circa 800 unità in Italia - dovrà versarne allo Stato in tasse la bellezza del 75% (contro l'attuale 43%). Una proposta che richiama sinistramente quella di Francois Hollande in Francia, dove l'esecutivo socialista ha imposto prelievi fiscali (a tempo) da capogiro. Nichi vuole poi inserire nuovi scaglioni di reddito nella fascia superiore a quella 150-200mila euro. Quello superiore a 1 milione, appunto, e quello tar i 200 e i 250mila euro: per questa fascia la tassazione "made in Vendola" sarebbe del 50% (contro l'attuale 43%). Mani in tasca - Ma Nichi, nel suo programma diffuso sui social network, vuole mettere le mani in tasca anche a chi non guadagna cifre iperboliche. E così, nel suo mondo tutto tasse, chi guadagna dai 100mila ai 150mila euro dovrà pagarne il 44% in tasse contro l'attuale 43 per cento. Poi, come detto, ai "meno ricchi" Nichi lascia le briciole: nella fascia 1-15mila euro vuole abbassare le aliquote dal 23 al 21%, in quella 15-28mila dal 27 al 26 per cento; poi tagli più consistenti per chi guadagna dai 28mila ai 55mila euro (dal 38 al 33%) e nella fascia 55-75 mila euro (dal 41 al 37%). Vuole uccidere la Serie A - Le aliquote proposte da Nichi Vendola, di fatto, sono una patrimoniale, ancor più indiscriminata poiché non relativa al patrimonio collettivo ma solo al reddito. Se Nichi venisse eletto e la sua riforma approvata, inoltre, assisteremmo al crollo definitivo del nostro campionato di calcio, il "settore" italiano dove troviamo la maggiore incidenza di stipendi superiori al milione di euro (in Italia, come detto, meno di 800 persone dichiarano più di 1 milione; fate voi due calcoli...). Già il nostro calcio è in rapido declino. Distruggerlo completamente con una tassazione che smantellerebbe definitivamente tutto il carrozzone che gravita intorno all'italico pallone sarebbe a dir poco controproducente...

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