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La rabbia delle amazzoni sedotte e abbandonate dal Cav

Dalla Biancofiore alla Santanchè, la delusione delle fedelissime

Eliana Giusto
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Abbandonate, dimenticate, lasciate alla deriva dal Cavaliere, che ha mollato la guida del partito e indetto senza convinzione le primarie, anche le fedelissime amazzoni ora iniziano a perdere la pazienza. Da Isabella Bertolini, alla Biancofiore, fino alla Santanchè e alla Gelmini, le donne del Pdl si danno alla fuga. La Bertolini, per esempio, ricorda oggi La Stampa, solo qualche tempo fa diceva: "E' proprio vero, signori si nasce. A questo punto è chiaro a tutti gli italiani dove sono la nobiltà d'animo e la bontà". O ancora: "Io sono la prova in carne e ossa che non siamo Forza Gnocca! Ruby? I magistrati si rassegnino: come sempre Berlusconi ne uscirà a testa alta". Ma adesso le cose sono cambiate. Il Cavaliere è come "Schettino", uno che abbandona la nave quando si arena. Eppoi come dimenticare le frasi di Nicole Minetti, l'igienista dentale di Silvio eletta nel Consigglio regionale della Lombardia, che parla di Berlusconi "culo flaccido", o di Michaela Biancofiore, l'amazzone per eccellenza, che ora pensa al Cav come ad uno che "ha ceduto alla nomenclature". E se Daniela Santanchè è insofferente ai continui cambiamenti d'umore - e di idea - del suo leader e Mariastella Gelmini come la Michela Vittoria Brambilla e Mara Carfagna si è eclissata, l'unica che sembra restare fedele nei secoli a Silvio è Stefania Prestigiacomo che lo definisce ancora oggi "generoso e lungimirante" per aver lasciato la poltrona e indetto le primarie. 

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