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Clini alla Camera: non lasciamo 20mila famiglie senza reddito

Per il ministro con la chiusura dello stabilimento fa un favore alla concorrenza e non si contribuisce al risanamento della città

Lucia Esposito
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  Mentre protezione civile e soccorritori facevano la conta dei morti, dei feriti e dei danni causati dalla tromba d'aria che si è abbattuta su Taranto, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini interveniva in aula alla Camera su caso dell'ilva per dire che la chiusura dell'Ilva oltre a fare un favore alla concorrenza non migliora l'ambiente.  "Lasciare senza reddito 20mila famiglie vuol dire assumersi responsabilità non stimabili sul piano sociale".  Con la chiusura dello stabilimento dell'Ilva "le condizioni ambientali di Taranto peggiorano; l'unica possibilita' per risanare e' l'applicazione Aia". E ha aggiunto: "Il rischio e' che si verifichi quello che e' successo in altri siti abbandonati e non gestiti, con la moltiplicazione di effetti dannosi". Il piano per l'adeguamento alle   prescrizioni Aia "comporta investimenti per circa 3 mld" e c'è stato   "l'impegno dell'azienda a investire le risorse necessarie".  All'attacco Il ministro ha sottolineato cge questo impegno "non era scontato".  "Si rileva - aggiunge il Ministero - con rammarico e preoccupazione che ancora una volta, giunti ad un passaggio importante della vicenda Ilva, si diffondano notizie false tese a screditare e delegittimare l'azione del Ministro, come era già accaduto nei mesi scorsi con la diffusione della notizia, anche in quel caso falsa, di una citazione di Clini nelle intercettazioni telefoniche relative all'inchiesta penale. Circostanza a suo tempo smentita dallo stesso procuratore Sebastio". Il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, quando era direttore generale del Ministero, non firmò l'Aia per l'Ilva nel 2011. Lo afferma in un nota il Ministero. "La notizia secondo la quale Corrado Clini, da direttore generale del Ministero dell'Ambiente, avrebbe firmato l'AIA per l'Ilva rilasciata nel 2011 dal Ministro Prestigiacomo è falsa, ed era stata già smentita nelle scorse settimane. E' notorio che Corrado Clini - si legge nella nota - da direttore del Ministero dell'Ambiente non si occupava di Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) e non ha avuto quindi alcun ruolo in quella rilasciata all'Ilva".   

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