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Maroni: ultimatum a Silvio"Se corri tu, nessuna alleanza"

Roberto Maroni Silvio Berlusconi

La Lega disposta a perdere il sostegno in Lombardia pur di non tornare con Berlusconi

Lucia Esposito
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  "Caro Silvio, nulla di personale. Però se insisterai a voler essere il candidato premier, la Lega non potrà sostenerti. Perché noi pensiamo che un deciso rinnovamento sia indispensabile". Roberto Maroni ha sintetizzato così per i suoi il contenuto del suo messaggio a Berlusconi nell'incontro che si è svolto ieri sera, martedì 11 dicembre ed è durato fino a notte, a Palazzo Grazioli (presenti anche Alfano, Verdini, Calderoli e Giorgetti). La rottura di un'alleanza che sembrava cosa fatta è sempre più concreta. In pratica il carroccio potrebbe tornare al passato ma solo se Berlusconi se ne va. Durante la sua intervista a Maurizio Belpietro alla tramissione La Telefonata, Silvio Berlusconi aveva detto che: "Mi vedo questa sera con maroni, e parleremo dell'alleanza nazionale, degli impegni che ciascuno assumerà relativamente al programma da presentare agli italiani. Da questa possibilità di alleanza nazionale discenderà anche la possibilità di un'alleanza in Lombardia".  Insomma il messaggio è stato chiaro: se il segretario vuole il sostegno in Lombardia, deve sostenere il Pdl alle nazionali. Dall'altro  Senza Silvio Lo scenario prospettato dall'ex premier era semplice: lui di nuovo premier, Maroni Governatore della Lombardia. Ma la prospettiva di correre alle politiche con un centrodestra guidato ancora da Silvuio mette in allerta lo stato maggiore del paertito. "Se Berlusconi insiste nel volere essere lui candidato sarà difficile", dice il capogruppo alla Camera GIanpaolo Dozzo. Secondo quanto scrive il Corriere Maroni avrebbe confidato ai suoi che  "Berlusconi è un ostacolo che non posso superare". Prima dell'incontro a Palazzo Grazioli Maroni aveva rassicurato i suoi che avrebbe cercato di convincere il Cavaliere a fare un passo indietro perché "perdere con lui in campo vuol dire che noi siamo finiti". Il problema per La lega, quindi, non è tanto il Pdl quanto la Lega. Nell'entourage leghista molti sostengono che alla fine Silvio farà un passo indietro. Per Bobo questa è uina speranza.   

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