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Mantovano, l'ultimo dei montianiNon molla il Pdl, ma ama solo Monti

L'ex sottosegretario è uno dei pochi che ancora prova a far cambiare idea al Pdl su Monti. Ma la sua è una voce isolata

Ignazio Stagno
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Alfredo Mantovano ormai nel Pdl è l'ultimo rimasto con la bandierina del Prof in mano. Il suo nome è fra quelli indicati nell'ala montiana del Pdl, ma ancora non ha avuto il coraggio di lasciare il partito. Così prova disperatamente di riavvicinare il Pdl alle posizioni montiane ma con scarsi risultati. Il segretario Angelino Alfano ha deciso la linea che è in netto contrasto con le posizioni del Prof. Mantovano ha dichiarato: "Condivido l'Agenda per l'Italia e l'idea di un sostegno ad essa in vista delle prossime elezioni. Vorrei che lo facesse il Pdl o quella larga parte del Pdl che il 16 dicembre si è riunita a Roma nella manifestazione Italia Popolare. Io spero di essere a al fianco di tante persone che stimo. Se non sarà così, io ci sarò". Mantovano è sempre più deciso a mollare tutto e ad andare con Monti. L'Agenda per l'Italia "costituisce certamente una serie di spunti di riflessione che non bisogna liquidare con tanta velocità", prosegue Mantovano e osserva: "la revoca molto veloce di fiducia è stata considerata, da più di uno del Pdl, un errore. Non vorrei che per essere molto tempestivi nel commentare, per essere, come si dice, sul pezzo, si preferisca una chiusura invece di una riflessione in prospettiva". Insomma dall'ex sottosegretario arriva un appello estremo al partito. Ma la sua voce resterà inascoltata. Monti ha picchiato duro contro il Pdl nel suo comizio politico di domenica scorsa. Davvero troppo per il Cav e per Alfano. 

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