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Giacca sbottonata e orologio a rovescio:Buon anno da Nonno Giorgio

Napolitano saluta il 2012 e appare stanco e invecchiato. Poco elegante. Ma ha la forza di ricordare a tutti che il Prof è candidato premier e e di mentire sul debito pubblico

Ignazio Stagno
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Il presidente Giorgio Napolitano va in tv per il suo ultimo discorso di fine anno. Napolitano ha praticamente concluso il suo settennato. Nel discorso appare stanco. La regia di Re Giorgio sulla politca del paese deve averlo sfiancato. Impegnato come sempre ad usare tutti i mezzi possibili per comandare, Costituzione alla mano, va detto, sulle scelte politiche degli italiani. Monti è una sua creatura e i messaggi che lancia continuano ad essere uno spot, anche il 31 dicembre per Bersani e Monti e una campagna di attacco per Berlusconi e Grillo. "Scelte di governo dettate dalla necessità di ridurre il nostro massiccio debito pubblico obbligano i cittadini a sacrifici, per una parte di essi certamente pesanti, e inevitabilmente contribuiscono a provocare recessione. Ma nessuno può negare quella necessità : è toccato anche a me ribadirlo molte volte". Peccato dimentichi che il debito pubblico enl 2012 è aumentato di 90miliardi. Nugas, dicevano i latini. Schiocchezze. Solo per Re Giorgio. Spot per Monti - Poi un bel messaggio per ricordare agli italiani la candidatura del professore Mario Monti a premier. "Il senatore Monti ha compiuto una libera scelta di iniziativa programmatica e di impegno politico. Egli non poteva candidarsi al Parlamento, facendone già parte come senatore a vita. Poteva, e l'ha fatto - non è il primo caso nella nostra storia recente - patrocinare, dopo aver presieduto un governo tecnico, una nuova entità politico-elettorale, che prenderà parte alla competizione al pari degli altri schieramenti. D'altronde non c'è nel nostro ordinamento costituzionale l'elezione diretta del primo ministro, del capo del governo". Insomma giustifichiamo il Prof e ricordiamo che è candidato alla presidenza del Consiglio, qualora qualcuno ancora non lo avesse capito. Mentre snocciola i suoi consigli Napolitano appare poco elegante. Ha la giacca sbottonata, l'orologio al rovescio, insomma appare poco istituzionale. Infine mentre l'ultimo bottone della giacca sta per dirgli addio attacca Grillo: " Il rifiuto o il disprezzo della politica non porta da nessuna parte, è pura negatività e sterilità". E citando Benedetto Croce ammonisce: "Senza politica, nessun proposito, per nobile che sia, giunge alla sua pratica attuazione". Un invecchiato Napolitano ha dato così l'addio al suo settennato. Ricordandoci che il Prof è in campo, che Grillo è il male e che il Cav è populista. Non si lamenti Re Giorgio se gli italiani non lo ascoltano più. L'anno scorso gli spettatori sono stati 10.038.000. Quest'anno sono stati solo 9.738.000. Evidentemente c'è voglia di aria nuova anche al Colle.

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