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Bersani dice no alla patrimonialee vuole la guerra in Mali

Ignazio Stagno
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Pierluigi Bersani cambia rotta seguendo il vento. Il suo programma muta di giorno in giorno. Ma non in meglio. Semplicemente seguendo la via maestra delle smentire e delle contraddizioni. Sulla patrimoniale sia lui che il suo consulente economico Stefano Fassina avevavno detto: "Una patrimoniale progressiva ci sarà. Un livello di 1,2 milioni di euro di patrimonio netto sopra il quale far scattare un'aliquota progressiva, dallo 0,5% e che aumenta fino all'1%. Questa è la nostra proposta che portiamo alla discussione con le altre forze con le quali intendiamo costruire l'alleanza". Ora si cambia rotta, bisogna inseguire Silvio: "Non credo affatto ad una patrimoniale. Una patrimoniale l'abbiamo già e si chiama Imu, della quale dobbiamo rafforzare la progressività". "Non voglio fare il Robespierre o il Saint Just ma quello che serve è che l'italia arrivi alla fedeltà fiscale. Voglio una Maastricht della fedeltà fiscale". Poi precisa di essere contrario ad un condono fiscale. E lo fa lla sua maniera, con una metafora che capisce solo lui: " "Mai più un condono. Mai più. Se andiamo avanti con l'idea che è meglio avere un passero in mano, che un piccione sul tetto non ne usciamo mai. mai più un condono. Mai più. E lavoriamo per la fedeltà fiscale in modo che ogni euro che ricaviamo lo mettiamo a ridurre le tasse per chi le paga. Se non cominciamo mai non ne usciamo mai". La guerra di Pier - Bersani dunque dice no alla patrimoniale, no alle tasse e no ad un condono fiscale. Ma dice sì alla guerra. Vuole essere già l'"amicone" di Hollande. E al nuovo Napoleone socialista che fa la guerra in Mali, Bersani tende la mano: "Bisogna fermare formazioni jihadiste sanguinarie - continua il segretario parlando di politica estera - i francesi sono intervenuti e non si puo' lasciare sola la Francia. Prodi, che è un pacifista e inviato Onu, dice che l'intervento ci vuole ed è tempo che Ue riprenda bandolo. In Italia non se ne parla perché abbiamo abbassato profilo in politica estera". Non vado con Monti - Infine nega ancora pure l'inciucio con Monti, dato per certo solo ieri: "Monti non c'è accordo. Ma no, non so perchè si scrivano queste cose, c'è una civiltà di discussione e ci sono in corso scelte di governo, sul Mali, sui bilanci europei e sulle scelte dei prefetti. Poi sulla civiltà politica ognuno ha le sue posizioni e io e Monti, lui è critico rispetto al dibattito attuale e anch'io".                    

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