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Legge elettorale, il Pd fa saltare l'incontro con i grillini

Nicoletta Orlandi Posti
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Il Movimento Cinque Stelle lo dava cosa certa, tanto da predisporre lo streaming sul blog di Beppe Grillo e su la Cosa. Invece l'incontro con il Pd sulla legge elettorale non ci sarà. Lo ha annunciato con unauna comunicazione alla presidente dell'assemblea di Montecitorio, Laura Boldrini, il capogruppo dem alla Camera, Roberto Speranza. «Il Pd - si legge nel breve messaggio - considera questo confronto molto serio e importante per il dibattito democratico nel nostro Paese e per dare più forza al percorso delle riforme. Proprio per queste ragioni -aggiunge Speranza- riteniamo imprescindibile che tale confronto possa svolgersi solo dopo che saranno pervenute formali risposte alle questioni indicate nei giorni scorsi dal Pd». Il Pd aveva chiesto ai grillini un documento sui 10 punti scritti dai democratici prima dell'incontro sulla legge elettorale per non rischiare che il confronto fosse inutile. Per Luigi Di Maio forse bastava il suo post su Facebook al quale ha allegato la sua intervista al Corriere della Sera nella quale il vice presidente della Camera fa presente che sono contenute le «risposte alle domande che si pone il Pd». A Di Maio non è restato altro che confermare: "Il Partito Democratico ha annullato l'incontro di oggi alle 15. Conferenza stampa M5S alle 12. Sul blog la diretta". Da parte sua il deputato 5 Stelle Federico D'Incà ha commentato: "Le bugie di Renzi e dei suoi scagnozzi sono incredibili! Il MoVimento 5 Stelle con Luigi Di Maio ha risposto alle 10 domande fatte da Renzi (che tra l'altro, come tutti hanno potuto verificare, dalle 5 dell'incontro in streaming sono diventante 10 passando dal Nazareno). Naturalmente bocciamo l'immunità e il senato dei nominati. Ora su qualsiasi social si trovano i commenti acidi dei Renziani: Bonafè, Faraone, Pedica, Ginefra, che arroganti come non mai dicono che le nostre risposte sono "pasticcini avvelenati". Inveiscono sul fatto che "i 5 Stelle decidano se interloquire con la maggioranza o con Chiti" (ma Vannino Chiti non fa parte del PD?!). Sono solo scuse. Dopo aver fatto un passo avanti e verificato le proposte, appare chiaro e lampante a tutti che Renzi non vuole parlare di riforme con il MoVimento 5 Stelle. Pensava che scherzassimo mentre noi siamo CONCRETI e andiamo al sodo delle domande che ci vengono poste. Renzi manda avanti gli scagnozzi per avvelenare i pozzi e per far credere agli italiani che siamo noi quelli del NO. Oggi Renzi vuole una carta scritta con le nostre risposte. A questo punto allora, credo sia opportuno che prima faccia vedere lui a tutta Italia cosa ha firmato nel famoso Patto del Nazareno con Silvio Berlusconi".

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