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Governo, Delrio: "Gli ottanta euro sono stati un errore, ma non ci sarà un'altra manovra"

Ignazio Stagno
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Che fosse stato un errore ne erano tutti al corrente. Solo il governo ha aspettato prima di buttare giù la maschera: gli 80 euro sono stati un fallimento. Non hanno rilanciato i consumi e probabilmente hanno aggravato la situazione delle casse dello Stato. Matteo Renzi con la mancia Irpef ha fatto il pieno alle Europee, ma adesso deve fare i conti con le coperture che in via xx settembre faticano a trovare per far diventare il bonus strutturale anche nel 2015. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio confessa in un'intervista alla Stampa: "Pensavo che gli 80 euro avessero più effetto. Ma bisogna pensare cosa sarebbe successo se non ci fossero stati. Hanno avuto effetti se pur più mascherati". Insomma di quel bonus non resta che il sapore di una mancia elettorale per incassare voti lo scorso 25 maggio. "Non vivacchiamo" - Delrio ormai appare sempre più lontano dalle grazie di Renzi e così affonda il colpo. Poi però smentisce dissidi col premier e le indiscrezioni che parlano delle sue imminenti dimissioni: "Dobbiamo ragionare di un arco di legislatura per arrivare al 2018 consegnando un Paese diverso - ha ribadito il sottosegretario -. Nessuno di noi è qui per vivacchiare". Infine l'ex sindaco di Reggio Emilia assicura che in autunno "non ci sarà nessuna manovra nè nuove tasse". Eppure i soldi per coprire il regalino elettorale da 80 euro da qualche parte vanno recuperati. In tanti ormai non hanno più fiducia nè nel governo nè nelle promesse (fragili e da marinaio) di Matteo Renzi.   

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