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Renzi: "Gli 80 euro anche alle neo mamme"

Nicoletta Orlandi Posti
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Con la cravatta, ma senza giacca. Matteo Renzi in maniche di camicia (arrotolate), dando del "tu" a Barbara D'Urso, cerca di convincere gli spettatori di Domenica Live su Canale 5 della bontà della manovra che il suo governo ha appena approvato. Il premier ha ribattuto punto per punto alle critiche che gli sono piovute addosso in questi giorni. Soprattutto a quelle che gli sono arrivate dai governatori. «Se le Regioni sono arrabbiate, gli passerà», ha detto, aggiungendo: «Sono arrabbiate le Regioni, i sindacati, i magistrati... Io - ha aggiunto - non penso di avere la verità in tasca, ma cambiare l'Italia non è un giocattolino. La situazione internazionale è difficile. O facciamo uno sforzo per remare nella stessa direzione, o l'Italia non ha futuro». Poi precisa: «Ci sono delle spese che possono essere tranquillamente tagliate, quelle dell'organizzazione. Bisogna rendere questo Paese più efficiente». «È arrivato il momento di mettere da parte le bandiere dei singoli schieramenti e dire 'ora ci sono da fare delle cose' che se si fanno, si vince la madre di tutte le battaglie: il lavoro», ha puntualizzato Renzi. «Questo è un momento in cui o si fanno le cose, o l'Italia perde un'occasione». «Noi parliamo dei problemi seri degli italiani. Questo è il momento in cui o si fanno le cose o l'Italia perde l'occasione». L'aiuto a mamme e papà - E tra le cose da fare, Renzi annuncia aiuti alle famiglie. Dal prossimo anno «gli 80 euro andranno anche a tutte le mamme, o i papà, per i primi tre anni di vita del loro figlio», ha annunciato il premier Renzi a Domenica live. «So cosa vuol dire comprare pannolini, biberon e spendere per l'asilo. È una misura che non risolve un problema ma è un segnale», ha aggiunto. Un segnale come il Tfr in busta paga. Un provvedimento che divide gli italiani, ma spiega ancora una volta il presidente del Consiglio, è facoltativo: «Lasceremo al cittadino la libertà di fare come gli pare, il Tfr è una possibilità». Sul Tfr, ha aggiunto, il Governo ha trovato una decisione «molto saggia: chi lo vuole dal 1 gennaio in busta paga potrà chiederlo alla sua azienda», e le aziende potranno chiedere aiuto alle banche. La frecciata a Grillo - Renzi ha anche spiegato perché non è andato a Genova subito dopo l'alluvione, gesto per il quale è stato molto criticato. «Non mi andava di andare a fare la passerella. È stato per un senso di rispetto verso quella gente». «Credo che abbia sbagliato chi è andato a fare campagna elettorale», ha aggiunto senza citare Beppe Grillo. «Ci andrò quando i lavori saranno partiti», ha poi assicurato. E sulle polemiche che hanno investito anche il governatore della Liguria Burlando: «Non è il momento delle polemiche, è tempo di rimboccarci le maniche e fare». Diritti civili - Altro tema tirato fuori da Barbara D'Urso è quello dei diritti degli omosessuali. La conduttrice ha ricordato al premier della sua promessa di una legge e Renzi ha confermato che verrà messa in discussione subito dopo la legge elettorale e la riforma costituzionale che dovrebbero essere pronte entro l'anno. La legge di cui parla Renzi è quella sul modello tedesco. Poi ha rilanciato: «Nei diritti civili ci metto le coppie omosessuali, ma anche la cittadinanza italiana per i bambini nati in italia figli di genitori stranieri che ora diventano italiani solo a 18 anni, e il terzo settore per semplificate la vita, almeno dal punto di vista burocratico, alle associazioni di volontariato».

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