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Centrodestra, Giovanni Toti contro Matteo Salvini: "Finisci come Fini e Monti". Flavio Tosi: "Con il lepenismo non si vince"

Giulio Bucchi
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"Occhio, farai la fine di Fini e Monti". "Con un partito lepenista si perde". A parlare sono rispettivamente Claudio Toti, europarlamentare di Forza Italia e consigliere di Silvio Berlusconi, e il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi. Il destinatario dei loro poco rassicuranti messaggi è l'uomo che sta agitando le acque nel centrodestra, Matteo Salvini. L'intervista su Libero del segretario della Lega Nord ha fatto parecchio rumore. Salvini ha di fatto lanciato la sua scalata al centrodestra "alternativo a Berlusconi", candidandosi a leader di quella fetta d'Italia che non è né di sinistra né renziana e di fatto condannando l'opposizione troppo light del Cavaliere al governo. Sarà dunque il giovane erede di Bossi il politico in grado di riunire i moderati del centrodestra? Toti: "Salvini, fai la fine di Fini e Monti" - "Con la sua linea politica lepenista si prende qualche voto a destra ma si abbandona il centro moderato e non si costruisce un programma alternativo a Renzi che possa avere la fiducia degli italiani", lo avverte Toti intervistato dal Giornale. "Il baricentro - prosegue l'ex direttore di Studio Aperto - non può che ruotare intorno a Forza Italia che rappresenta, per numeri e storia, il fulcro dell'alleanza". Ogni tentativo di mettere in un angolo Berlusconi, sottolinea, è destinato a fallire così come è successo ai due grandi "sfidanti" dell'egemonia berlusconiana nel centrodestra negli ultimi quattro anni, prima Gianfranco Fini e poi Mario Monti. "Hanno finito per fare un danno a loro stessi - conclude Toti -, al Paese e agli elettori che credevano di rappresentare". Toti rappresenta, in maniera garbata, il malumore di Forza Italia, i cui esponenti già martedì si lamentavano: "Ma dove vuole andare Salvini?".  Voci da Arcore riferiscono di un Berlusconi amareggiato: "Da Matteo non mi aspettavo questo colpo basso". Tosi: "Con il lepenismo non si vince" - Critiche forse più sorprendenti arrivano però proprio da un esponente di spicco dello stesso partito di Salvini, ossia Flavio Tosi. Intervistato da Repubblica, il sindaco di Verona si allinea con le posizioni di Toti: "Non dobbiamo fare l'errore di regalare il centro al capo del Pd, da sola la destra non basta e non vince. Ed è assurdo porre veti contro qualcuno". Per questo, alle regionali della primavera del 2015 in Veneto, Tosi assicura che non verranno esclusi gli esponenti di Forza Italia, mossa in apparente controtendenza coi proclami del segretario federale. Insomma, trascinare il centrodestra su posizioni oltranziste e lepeniste secondo Tosi è "il modo migliore per far vincere Renzi a mani basse". E quando gli chiedono della svolta "nazionale" di Salvini, Tosi si fa polemico: "Quando parlavo io di Itlaia, mi davano dell'eretico, da Bossi in giù. Adesso in Lega dicono tutti prima gli italiani... Va bene così, dai". Ma su un punto il sindaco è tranchant: "L'uscita dall'euro è impossibile". Cosa dirà Salvini? 

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