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Beppe Grillo a Bruxelles, referendum anti-euro: "Siamo in guerra con la Bce, non con l'Isis"

Giulio Bucchi
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"Siamo in guerra non contro l'Isis, ma contro la Bce, i banchieri e il linguaggio di questa Europa". Beppe Grillo va a Bruxelles per lanciare la sua campagna anti-euro, con tanto di referendum popolare, e inquadra i suoi nuovi nemici. Ma in un'aula gremita di deputati, curiosi e cronisti, non può mancare il riferimento classico all'avversario di sempre, gli odiati giornalisti. Quando qualcuno si alza contestando la natura di conferenza stampa senza possibilità di domande, il leader del Movimento 5 Stelle si scalda: "Siete voi il senso della democrazia nel nostro Paese. Voi giornalisti siete peggio dei politici italiani, ma i vostri giornali stanno morendo, presto non ci saranno più sovvenzioni pubbliche e dovrete cercarvi un altro lavoro. Quando sarete liberi, io risponderò alle vostre domande". E a chi gli grida "spauracchio" replica: "Andiamo fuori, così la domanda me la fai faccia a faccia, io e te". Per un attimo, perde l'atteggiamento (finto) gioioso sbandierato fin dalla sua auto-presentazione, "sono un clown al Parlamento europeo. E sono orgoglioso di essere un clown nella mia anima". Grillo contro il giornalista: guarda il video su LiberoTv "Riprendiamoci la sovranità monetaria" - L'obiettivo di Grillo è "riprenderci la nostra sovranità monetaria. In sei mesi raccoglieremo qualche milione di firme. Ve lo giuro sui miei figli, come ha detto uno psico-nano, il comico numero uno: nel privato, quanti in pubblico difendono l'euro, vi dicono uscitene il prima possibile". Parole dure anche per il presidente Giorgio Napolitano: "Noi abbiamo chiesto l'impeachment per Napolitano. Senza di lui questa mancanza di dignità economica e sociale non ci sarebbe stata". "Germania corrotta, crescita ridicola" - Nel mirino ci finisce subito la Germania, responsabile politico dell'austerità imposta ai paesi dell'Unione europea in tandem con le banche. "I tedeschi offendono me e il Movimento, ma anche l'Italia, dimenticando che la mafia c'è anche in Germania ed è un paese corrotto", ha spiegato. "In Germania mi hanno definito leader, ma in tedesco leader si dice fuhrer. Io posso essere accusato di tante cose, ma non di essere un furher. Mi hanno dato del nazista, ma forse non si ricorda più cosa significa nazismo. Noi siamo l'ultimo baluardo della democrazia". Grillo accusa direttamente Berlino di imporre "idee, allucinazioni economiche, persone non elette da nessuno, cose impossibili da seguire in economia perché la loro economia sta stagnando". E Grillo prova a demolire anche il mito della crescita teutonica: "Schroeder nel 2003 inventa il job acts per crescere, ma in dieci anni in Germania sono cresciuti di livelli ridicoli. In dieci anni sono cresciuti dell'11 per cento".

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