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Fitto a Berlusconi: basta fare i gregari di Renzi e Salvini

Matteo Legnani
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Ventiquattro ore dopo la prima parte dell'Ufficio di presidenza di Forza Italia, a Palazzo Grazioli è giunto Raffaele Fitto, impossibilitato a intervenire martedì perchè impegnato a Strasburgo per la visita al parlamento europeo di Papa Bergoglio. E se appena il giorno prima Silvio Berlusconi aveva disegnato per sè il ruolo di "regista" e per Salvini quello di "goleador" in una ipotetica futura alleanza di centrodestra allargata alla Lega, oggi l'ex ministro ed ex governatore della Puglia, alla presenza del fondatore di FI, ha precisato che "Forza Italia non deve fare il gragario di nessuno, nè di Renzi nè di Salvini", respingendo così ogni ipotesi di intesa con il Carroccio reduco dal 30% ottenuto alle regionali in Emilia Romagna. "Nè forza Renzi, nè forza Salvini... Non  possiamo essere sempre gregari". E ancora: " Se c'è qualcuno più bravo io sono pronto a farmi da parte. Ma non puoi indicare come centravanti uno che non è del tuo partito". Il leader della fronda interna a Forza Italia , raccontano alcuni  presenti, avrebbe ribadito la necessità di uno "choc organizzativo" e di "rimettere tutto in mano agli elettori per avere la partecipazione ed evitare che siano i nostri alleati a trascinarci alle primarie" . Noi, avrebbe avvertito l'eurodeputato, dobbiamo anticiparli, per questo ho posto da mesi il tema delle primarie. Nel mirino di Fitto la linea politica del partito, da lui giudicata o troppo schiacciata sul governo o troppo aggressiva, ma sempre tale da confondere gli elettori. Fitto si è poi soffermato sulla sconfitta subita domenica scorsa da Forza Italia alle regionali in Emilia Romagna e Calabria: "Poteva essere immaginabile, ma la sua dimensione è enorme. Una sconfitta, avrebbe detto l'ex  governatore, che deriva da errori fatti nella costruzione delle alleanze e nella scelta delle candidature che ha relegato FI al ruolo di semplice comparsa.

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