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Verso il Renzi-bis, dopo l'elezione del Presidente al via il rimpasto: ecco chi farà fuori Matteo

Nicoletta Orlandi Posti
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Per Matteo Renzi la partita per il Quirinale si incrocia a doppio filo con quella del restyling del suo governo. Non solo per "ricompensare" in qualche modo chi lo aiuterà a far salire al Colle il suo presidente in pectore, ma soprattutto per togliersi dai piedi quei ministri il cui operato è a suo dire "insoddisfacente". Nella lista nera, rivela il retroscena di Francesco Verderami sul Corsera, ci sarebbe il ministro all'Istruzione Stefania Giannini. Raccontano i ben informati che non c'è riunione di governo in cui Renzi non le rinfacci i sondaggi da zero virgola di Scelta Civica. Al suo posto, prima che venga presentata la riforma della scuola, ci dovrebbe essere un esponente del Pd. Il sindaco-ministro - Altro dicastero che balla è quello degli Affari Regionali e delle Autonomie. Il premier ha assicurato al governatore della Calabria "un forte sostegno" e questo sostegno sarebbe proprio il ministro Maria Carmela Lanzetta che dovrebbe entrare nella giunta di Mario Oliverio. Poi c'è il ruolo di Guardasigilli: Andrea Orlando non ci pensa proprio di lasciare e candidarsi alle Regionali in Calabria, ma Renzi avrebbe in mente di sostituirlo con il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che si ha rappresentato la "personale disponibilità". Padoan al Colle - Il Renzi bis, spiega Verderami, potrebbe avere un'accelerata nel caso il premier riuscisse a piazzare Pier Carlo Padoan sul Colle. Con la poltrona dell'Economia vuota inizierebbe il valzer. E Padoan - nonostante le polemiche sulla norma "salva Berlusconi" nel decreto fiscale - ci crede e ci spera. Lo hanno intuito a via XX settembre, visto come il ministro ha ridotto all'osso le trasferte: "Fatemi restare a Roma in questi giorni...", sorride. E gli altri gli sorridono. 

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