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Pietrangelo Buttafuoco attacca Giorgia Meloni: "Perché non può essere la leader del centrodestra"

Lucia Esposito
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La destra italiana è in fase di ri-costruzione e ripensamento. Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore, analizza sulle colonne de Il Tempo il momento complicato che sta vivendo (la sua) area politica. Non ha dubbi, l'intellettuale che fa i due nomi, uno maschile e l'altro femminile dei leader che potrebbero sconfiggere Matteo Renzi: "Matteo Salvini al Nord, Nunzia De Girolamo al Sud e, come ha detto Giampaolo Pansa, Alfio Marchini come federatore...". Attacca il passato, si chiede se sia possibile che  "si presenti in giro Alemanno, il responsabile numero uno della presenza di Ignazio Marino al Campidoglio? Tanto vale richiamare in servizio Fini. A perdere la faccia, e i voti. C' è sempre tempo". Una spietata analisi e una considerazione: "La destra deve adoperarsi a un salto di qualità. Non può consentirsi di costruire un progetto politico con l' ideologia del Bar Sport". Meloni e Berlusconi - Pesantissimo l'affondo contro la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "So soltanto che se si presentano con le stesse facce finisce male". Il giornalista de Il Tempo non si lascia sfuggire l'occasione e fa un'altra domanda sempre sulla Meloni: "Donna Assunta Almirante ha tuonato: a destra mancano uomini capaci. Si salva, a suo avviso, solo Giorgia Meloni. È d' accordo?". E Buttafuoco: "È una domanda troppo difficile. Non so rispondere...". E su Berlusconi: "Silvio Berlusconi si guarda allo specchio e vede solo lui come guida del centrodestra. È così? Lui è il leder naturale del centrodestra ed è contemporaneamente, il padre nobile del renzismo. La figura di Berlusconi è una vicenda singolare, poetica, drammatica e potente di questa povera Italia. Resterà senza dubbio nella storia. Ma la destra, con lui, ne è uscita distrutta". .

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