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Moretti ci ripensa, ora il Pd gli piace:"Voto Bersani per liberare l'Italia"

Undici anni fa il regista a piazza Navona voleva fare fuori tutti i dirigenti della sinistra: Fassino, Rutelli, D'Alema...e Bersani. Ora lui che chiedeva il rinnovamento ignora Renzi e abbraccia il segretario. Coerente...

Ignazio Stagno
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"Habemus Pd". Il nuovo film di Nanni Moretti. A quanto pare Nanni ha cambiato idea sul centrosinistra. Ora sale sul palco e non attacca i dirigenti e i candidati dem come fece nel 2002 a piazza Navona. No stavolta moretti approva tutte le scelte del partito e si riscopre malato da febbre di antiberlusconismo: "Come per Ingrid Betacourt, ogni tanto festeggiamo la liberazione di un ostaggio. Spero che lunedì festeggeremo la liberazione di 60 milioni di persone ostaggio dell'interesse di uno che per sua stessa ammissione e dei suoi collaboratori ha cominciato a fare politica per difendere i suoi interessi economici e i suoi problemi giudiziari", ha detto il regista intervenendo sul palco del teatro Ambra Jovinelli dove si chiude la campagna elettorale del Pd. "Cerchiamo di ritornare a essere un paese normale, di mettere al primo posto il lavoro, la legalità e l'etica pubblica", ha chiesto. "Quanto a me, sono qui perchè nonostante lo spot elettorale 'smacchiamo il giaguaro' voterò partito democratico", ha affermato il regista in attesa di ascoltare il comizio finale della campagna elettorale di Pier Luigi Bersani. Sassate al Cav - "Non capisco chi mette sullo stesso piano nell'Italia del 2013 destra e sinistra. Basti vedere l'esempio delle primarie, quella straordinaria partecipazione che c'è stata, al secondo turno 3 milioni di persone. Dall'altra parte la destra che aveva annunciato la data, i candidati e le candidate e ha fatto una figuraccia. Sarei stato contento se fosse nata una destra europea in Italia, è andata avanti così con uno solo al comando, era quella ed è rimasta quella".  Ora, è stata la preghiera di Nanni Moretti al Pd, "se dovessimo vincere questa volta fatela una legge sul conflitto di interessi non contro una persona ma per tutti, per mettere sullo stesso piano tutti quelli che partecipano alle elezioni". Poi baci e abbracci con Bersani. L'attacco di piazza Navona -  Come sono lontani i tempi in cui Nanni infilzava in piazza senza sconti Rutelli, Fassino e lo stesso Bersani. In quella sera di 11 anni fa, in una piazza Navona gremita, Moretti chiedeva un rinnovo della dirigenza del partito: "Con questo tipo di dirigenti che non sanno più parlare al cuore, all'anima e alla testa delle persone, non vinceremo mai. Nei loro discorsi che scarso rispetto per le opinioni di chi vota per il centrosinistra. Spero che queste mie parole servano a dare un senso a questa serata", disse il Nanni davanti ai visi pallidi ed imbarazzati dei dirigenti di Ds e Margherita.  Tutto dimenticato - E' passata tanta acqua sotto i ponti. Altre sconfitte per il centrosinistra e la cronica incapacità di trovare un vero leader. Le primarie hanno riconsegnato agli elettori di sinistra un partito praticamente mummificato. Veltroni è pronto a fare il ministro. D'Alema vuole il dicastero degli esteri ed Enrico Letta è pronto a prendersi quello dello Sviluppo Economico. Poi c'è lui, Pier pronto a fare il premier ballerino tra Monti e Vendola senza avere la minima speranza di reggere all'urto dei grillini e di un centrodestra che ha fame di rivincita. Il rinnovamento chiesto da Moretti dov'è finito? Matteo Renzi è stato spazzato via ed usato solo come showman sul palco da un Bersani in affanno per la rimonta di Silvio. Moretti deve aver cambiato idea in fretta. Il Pd e il centrosinistra è quello di 5 anni fa. Ora davvero Bersani sa "parlare al cuore, all'anima e alla testa delle persone?"

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