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Grasso: Incarico? Sono pronto a tutto

Pietro Grasso

Lucia Esposito
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"Se posso fare qualcosa per il mio Paese sono pronto a tutto", così Pietro Grasso ha commentato la possibilità del conferimento di un incarico da parte di Giorgio Napolitano possibilità che ha preso ulteriormente quota anche dopo l'apertura di Silvio Berlusconi a un suo possibile governo (Grillo ha detto no, ma i suoi "vaffa" ormai non si contano più). Un'ipotesi che poi il leader del Movimento 5 Stelle ha anche sconfessato chiaramente nel suo blog : “Il M5S non accorderà alcuna   fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l'ausilio delle ormai   familiari'foglie di fico" come Grasso. Il M5S voterà invece ogni   proposta di legge se parte del suo programma”. Una frase che fa certamente effetto se si pensa chesSi sta parlando della Presidenza del Consiglio. E che l'eventuale incarico sarebbe affidato a un'ex toga che ha deciso di lasciare la magistratura per candidarsi nelle liste di un partito (il Pd), già eletto Presidente del Senato. "Sono sempre stato ottimista" ha aggiunto Grasso sulla possibilità di arrivare subito a un esecutivo. Ma a colpire è quell'essere "pronto a tutto"  come se fare il premier, seppure in un momento delicatissimo della vita politica e economica del nostro Paese, fosse come andare in miniera.  La precisazione E forse  proprio per questo, poco dopo, Grasso ha parlato nuovamente precisando e spiegando meglio cosa intendeva dire: "Un servitore dello Stato non può che essere sempre disponibile, ma questa disponibilità non sia fraintesa come aspirazione diversa da quella di dare tutto l'apporto possibile al Paese in qualità di presidente del Senato". E' aggiunto. "Non vorrei che questa mia frase venisse intesa in maniera "distorta. Lontano da me qualsiasi idea diversa dall'essere pronto con l'attuale funzione di persidente del Senato, a dare tutto l'apporto possibile per far ripartire il Paese".

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