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No di Bersani alle larghe intese"Berlusconi? Lo conosco mascherina..."

Pier Luigi Bersani

Eliana Giusto
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"Siamo fermi qui non per la malavoglia di Bersani o di Berlusconi. Ma perché c'è l'incrocio con l'elezione del presidente della Repubblica e dunque le prossime mosse le deve fare il prossimo capo dello Stato. Sento dire fate presto: ma a chi lo dicono?". Pier Luigi Bersani, ospite ad Agorà su Rai3, ribadisce che un governo di larghe intese non è possibile in questo momento e che è invece necessario fare un governo di cambiamento: “Le formule di governissimo sarebbero un'occasione per ribadire il distacco degli italiani dalla politica. Ci possono essere nuove formule? Non lo so, le valuterà il prossimo presidente della Repubblica, spetterà a lui valutarle". E ricorda il segretario del Partito democratico riferendosi proprio alle parole di Giorgio Napolitano: "Nel '76 c'era uno che governava e gli altri che consentivano: era una singolare forma di governo di minoranza. Io a mio modo ho fatto una proposta di larghe intese. Si consenta un governo di cambiamento, si faccia una convenzione per le riforme presieduta da chi non è al governo, si ricerchi assieme un presidente della Repubblica. E' una proposta di comune responsabilità democratica. Io mi sono rivolto alle principali forze politiche: ho chiesto di consentire l'avvio del governo e Pdl e Movimento 5 stelle hanno detto no".  Eppoi, continua Bersani, "a proposito di larghe intese e governissimi", "ho vissuto la fase del governo Monti. Noi siamo rimasti lì e Berlusconi s'è dato tre mesi prima. E quando lo incontro glielo dico: ti conosciamo mascherina... Noi abbiamo già dato". Bersani infatti conferma l'incontro con Silvio Berlusconi: "Non abbiamo  ancora fissato la data, cercheremo di ragionare sul tema del metodo per arrivare alla scelta del presidente della Repubblica”.  

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