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Sondaggio Mentana, centrodestra 5 punti avanti al centrosinistra. Crollo Pd

Berlusconi sorrisone: visto da Benny

A Berlusconi fa bene l'effetto Imu: Pdl al 27,3%. I dem a picco: 22,3, governare con il Cavaliere gli costa carissimo. M5S secondo partito

Giulio Bucchi
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Elettoralmente parlando, al Pdl stare al governo fa bene. Lo ribadisce il sondaggio del TgLa7 di Enrico Mentana, realizzato da Emg di Fabrizio Masia, secondo cui il centrodestra sarebbe ora al 34,7%, oltre 5 punti davanti a un centrosinistra fermo al 29,4 per cento. Più staccato, invece, il Movimento 5 Stelle che con 25,9% però è il secondo partito in Italia. Il Pdl è davanti a tutti a quota 27,3%, mentre il Pd continua il suo ridimensionamento e se si tornasse alle urne ora sarebbe a un misero 22,3 per cento. Ben lontano a quell'obiettivo minimo del 30% prefigurato da Walter Veltroni nell'ottobre 2007, all'atto di fondazione. Sono passati cinque anni e mezzo, sembra una vita fa. Effetti boomerang - E' l'effetto Letta, bellezza. E forse anche l'effetto Imu, visto che il congelamento della tassa sulla casa secondo il centrodestra è la "prima rata" della promessa di abolizione su cui il Cavaliere ha basato gran parte della sua rimonta. In attesa di capire se l'abolizione avverrà davvero ("Se la tassa resta, togliamo la fiducia", ha avvisato Berlusconi), il Partito democratico paga la coda delle figuracce sul Quirinale, la disintegrazione dei propri leader e le incertezze sugli assetti futuri e, soprattutto, la freddissima accoglienza (eufemismo) riservata dagli elettori di centrosinistra al governo di larghe intese. Il motto dei delusi di sinistra, in fondo, non cambia mai: Tassateci pure quanto vi pare, ma mai insieme a Berlusconi.

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