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Boldrini, i tagli a Montecitorio non si faranno

Laura Boldrini

I dipendenti del Parlamento non vogliono toccare lo stipendio di 8000mila euro al mese. E la viceBoldrini accusa: "Non si taglia solo per fare demagogia"

Ignazio Stagno
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La farsa della Boldrini sui tagli anti-Casta. Secondo quanto racconta L'Espresso, la sfida di abbattere i costi di Montecitorio e soprattutto dei dipendenti è fallita. La Boldrini a Ballarò fresca fresca di elezione aveva annunciato una riduzione forte dei compensi dei dipendenti. E invece le cose si sono messe subito nel verso sbagliato. Finito il tempo degli annunci anti-casta la realtà parla di un muro protettivo che i dipendenti di Montecitorio hanno eretto a difesa delle buste paga. Così la dem Marina Sereni vicepresidente della Camera riferisce delle trattative con i dipendenti e avverte subito che probabilmente la montagna partorirà un topolino: "Il comitato ha lavorato intensamente e sa che c'è la necessità di riformare secondo principi di maggior rigore finanziario un sistema retributivo che appare, nei difficili tempi che stiamo vivendo, ormai non più integralmente difendibile. E' opinione del Comitato che non si possa vivere di solo rigore e di soli tagli anche perché in Parlamento da troppo tempo ormai si deve convivere con un contesto di continua emergenza che non consente di svolgere serenamente il proprio lavoro".  Riduzione del 3 per cento - Insomma il quadro che emerge dall'inchiesta de L'Espresso è chiaro, un conto è dire tagliamo, un altro è farlo davvero. Poi la Sereni rasiscura tutti, le indennità  "di funzione", " contrattuali", ma anche "di rischio", "meccanografica" e di "immissione dati" non verranno toccate subito ma in seguito. Si rinvia un pò come fa Letta dal primo giorno a palazzo Chigi. L'unico dato riguarda l'entità del taglio. Se le indennità venissero dimezzate (cosa difficile che accada) porterà i costi del personale da 238 a 231, cioè il 3 per cento in meno. Insomma dopo la vetrina a Ballarò, la Boldrini deve scontrarsi col muro della casta, quella vera. Il piccone delle parole e delle promesse non basta. Bisogna agire. Ora.  Pensione e ferie - C'è poi il capitolo delle ferie: i dipendenti della Camera hanno un monte-ferie superiore a quello degli altri dipendenti pubbblici. Il risultato è che, con il passare degli anni, i giorni cotinuano ad aumentare e a un certo punto diventano così tanti che è impossibili usarli. Ecco la soluzione individuata: anticipare la pensione. In spregio (I.S.)  

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