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Base del Pd in rivolta dopo il voto sulla sospensione: "Vergogna, venduti, servi di Silvio"

Guglielmo Epifani

La miccia è stato un post su facebook di Epifani in cui minacciava il Pdl. Ma i militanti si ribellano: "Prima li voti e poi li minacci? Non siamo scemi"

Sebastiano Solano
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La Cassazione attacca il Cav e il Pd si spacca. E' l'ennesimo paradosso di un partito, il Pd appunto, la cui unica preoccupazione sembra essere quella di farsi la guerra. Correnti, fazioni, alleanze, faide, tradimenti: il Pd ormai non è più un partito, o forse non lo è mai stato. E' un amalgma malriuscito di posizioni, come ulteriormente dimostrato con il voto sulla sospensione del Parlamento, inconciliabili tra loro. Gli unici a non accorgersene della situazione sono i vertici del Pd che ancora ieri, dopo aver votato a favore della richiesta del Pdl, per iniziativa di 70 senatori hanno vergato una lettera aperta in cui, oltre a difendere a spada tratta il governo Letta, veniva spiegato che la bagarre seguita al voto è stata dovuta ad un "errore di comunicazione", senza peraltro darla a bere ai militanti, ormai frustrati dalla tragicommedia quotidiana messa in atto dal partito.  Un attegiamento "schizofrenico" - Ma ciò che ha mandato su tutte le furie la base, specie sul web, è stato questo post di Epifani su facebook, scritto dopo aver votato in Parlamento a favore della sospensione: "Abbiamo fatto nascere questo Governo assumendoci la responsabilità di scelte difficili, ma con la stessa forza con cui abbiamo dato in Parlamento il segno della nostra serietà e del nostro spirito di servizio nei confronti del Paese, diciamo che così non si può andare avanti. Per noi è fondamentale difendere l'autonomia del Parlamento e la nostra responsabilità verso il Paese ha un senso se il governo viene messo nelle condizioni di operare per il bene degli italiani. C`è un limite che non può essere superato, né spostato all'infinito". Epifani, cioè, prima ha promesso che il Pd avrebbe votato contro la richiesta; poi ha invece dato direttive ai parlamentari di votare a favore; infine ha intimato al Pdl di non tirare troppo la corda. Un comportamento "schizofrenico" che ha fatto imbufalire gli elettori piddìni.  Valanga d'insulti contro il Pd - I "mi piace" al post sono 132, i commenti 247. Un diluvio di critiche e insulti contro il Pd e soprattuto contro Epifani: "Caro Guglielmo, peccato che buona parte del PD abbia votato a favore..", gli fa notare uno di loro. E un altro: "Bravissimo. Peccato che parli nel deserto. Non ti si fila nessuno. Io mi dimetterei da segretario". Ma questi sono i commenti più 'gentili'. Gli  altri, la gran parte, ci avnno giù pesante: " Buffoni allora perche l'avete votata", scrive uno. Qualcuno, morettianemante, invita Epifani a "fare qualcosa di sinistra". Giuseppe Larea è rabbioso: "Ormai siamo alle comiche finali. Comunicati fintamente duri e poi in aula si vota" viste le difficoltà di un gruppo parlamentare "Che delusione vi voto da trentanni ma è sempre più dura. VERGOGNA!!!!!!". La parola vergogna è l'epiteto più usato, insieme a "patetico", "scandaloso", "venduti" e "schifosi". C'è poi chi suona le campane a morto per il Pd: "Un PD ormai defunto . Ma veramente credono che li voteremo ancora?", si chiede Giovanni Spana Sattu. notevoli i commenti di chi ride per non piangere: " bravo compare.....il pd non si presta al pdl....si regala", scrive uno parafrasando una canzopne di Vasco Rossi. E un altro: "Ci siamo abbassati i pantaloni, è vero, ma solo fin sotto le natiche!". Mala tempora currunt in casa Pd.

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