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M5S, quando all'invalido al 100% del Pdl disse no: "Niente assegno"

Grillini scandalizzati per gli sfottò a Dall'Osso ma senza pietà con Carmelo Porcu, ex deputato con una paralisi spastica: "L'accompagnamento è un privilegio"

Giulio Bucchi
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Quando si tratta di disabili i grillini adottano la strategia dello strabismo. Se è uno dei loro, allora va difeso e tutelato, altrimenti no. Ecco i fatti. Mercoledì notte la maratona notturna alla Camera sul decreto del Fare è stata teatro di un episodio squallido. Attorno all'una prende la parola un giovane del Movimento a 5 stelle. L'onorevole Matteo Dall'Osso è affetto da sclerosi multipla. Vuoi la stanchezza, vuoi la malattia che in alcuni casi rallenta la fluidità della parola, fatto sta che l'onorevole  si è interrotto più volte. Ha allungato il discorso con ampie pause, riempite da sorrisini e battutine dei colleghi della Camera,  ignari evidentemente del suo stato di salute. Il fatto, giustamente, ha destato numerose proteste. I più scandalizzati manco a dirlo sono stati i compagni di partito.  Giulia Di Vita in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo ha detto: «Ci troviamo a lavorare con questa gente. Come possono stupire gli scempi che stanno facendo al Paese e la costante indifferenza per i cittadini italiani più deboli?». Ma quando si tratta di sensibilità verso le persone malate il trattamento da parte dei deputati stellati non è uniforme. Se l'onorevole affetto da malattia è un pentastellato allora ci sono tutte le attenzioni del caso, se ad essere affetto ad disabilità è un collega dello schieramento opposto, allora l'atteggiamento non è proprio caritatevole. Lo scorso 12 luglio i questori della Camera hanno deciso di concedere all'ex deputato del Pdl, Carmelo Porcu, un assegno straordinario di invalidità, per la cifra di 2.200 al mese. Una cifra corrisposta fino a quando Porcu, affetto da una grave forma di paralisi spastica, non maturerà (tra un anno e mezzo) il vitalizio. La somma che si aggiunge al trattamento che l'ex sottosegretario al ministero del Lavoro percepisce dallo Stato in quanto affetto da una gravissima invalidità.  Allo stesso tempo, ove dovessero verificarsi altri casi analoghi, l'ufficio di Presidenza ha stabilito che l'assegno straordinario verrà scomputato, a titolo di anticipazione, appunto dal vitalizio.  Porcu non è un peones dell'ultima ora. Ha visto cinque legislature a Montecitorio. Nel novembre 2008 è risultato secondo un censimento de La Nuova Sardegna il secondo deputato sardo più presente alla Camera con il 98,1% delle presenze. Ma tutto questo ai pentastellati non è bastato.  E così di fronte alla decisione di concedergli temporaneamente un assegno mensile di invalidità i pentastellati hanno alzato il muro delle proteste, scatenando la bagarre in aula. «Questo ufficio di presidenza», ha tuonato lamentandosi il vicepresidente cinque stelle della Camera Luigi Di Maio, «continua ad approvare privilegi. Subito dopo questa decisione l'ufficio di presidenza ha deciso che per il futuro questi assegni straordinari verranno scomputati dal vitalizio». Porcu spiegò di non aver «mai percepito un'indennità di accompagnamento», pur avendone avuto diritto. Aveva rifiutato di chiederla. Altro che privilegio. «In questi anni ho avuto solo il mio stipendio da parlamentare», documentò. Contro la concessione dell'assegno votarono i componenti di M5S e Ferdinando Adornato di Scelta Civica. di Chiara Pellegrini  

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